AZIENDA – DORMITORIO, IL SINDACO FA CHIUDERE DUE CONFEZIONI A BAGNOLO

Montemurlo – In seguito ad un controllo interforze, portato a termine nei giorni scorsi nella zona industriale di Bagnolo, il sindaco Lorenzini ha disposto la cessazione e lo sgombero di due confezioni gestite da due cittadine cinesi, dove sono state trovate gravi carenze igieniche e delle norme di sicurezza

In seguito ad una nuova operazione interforze di controllo sulle attività produttive del territorio, il sindaco del Comune di Montemurlo, Mauro Lorenzini, ha emesso un’ordinanza di cessazione e sgombero locali per inagibilità e per ragioni di igiene e sicurezza di due ditte di confezioni nella zona industriale di Bagnolo. Le aziende erano gestite da due cittadine di origine cinese residenti l’una in Emilia Romagna e l’altra nelle Marche. Dall’inizio di quest’anno sono già undici le analoghe ordinanze disposte dal sindaco per far cessare le attività produttive, che non rispettano le norme di sicurezza e di igiene. Prosegue quindi, senza sosta l’impegno dell’amministrazione comunale sul fronte del contrasto all’illegalità per prevenire e scongiurare tragedie come quella avvenuta alla Tignamica. Nelle due ditte di confezioni di Bagnolo gli agenti hanno trovato una situazione preoccupante di degrado e numerose violazioni urbanistico – ediliziper la commistione tra artigianale e abitativo. Anche in questo nuovo caso, come per il casolare di via Parugiano di Sotto, gli operai cinesi lavoravano alle taglia e cuci e dormivano poco distante, in dormitori realizzati attraverso l’uso di profilati metallici e pannelli in cartongessoNella prima confezione sgomberata, gli agenti della Polizia Municipale hanno trovato un dormitorio di 6 metri quadri circa vicino all’ingresso della ditta, un altro ricavato dallo smantellamento del locale archivio, dove erano stati ricavati quattro “loculi” coperti con un solaio in legno e accessibili tramite una scala di ferro stabilmente ancorata, infine, altri due dormitori sono stati scoperti al piano soppalco. Tra gli altri abusi presenti nella ditta, la Polizia Municipale ha trovato anche un soppalco metallico di circa 250 metri quadrati di dimensione, realizzato abusivamente e usato per lo stoccaggio delle merci e per lo stazionamento delle persone. Sotto al soppalco era stato inoltre ricavato un nuovo localechiuso sui lati attraverso l’utilizzo di pannelli in cartongesso e usato come laboratorio artigianale con la presenza di vari macchinari. Per illuminare questi nuovi spazi la titolare della confezione aveva modificato l’impianto elettrico. Stessa situazione di degrado è stata trovata anche nell’altra confezione chiusa dall’ordinanza del sindaco. Vicino all’ingresso della ditta gli agenti hanno scoperto un dormitorio di 12 metri quadrati, ricavato tramite l’utilizzo di pannelli in cartongesso. Adiacente ai servizi igienici, in un altro locale abusivo, era stata invece creata una sorta di cucina con la presenza di un piano di cottura elettrico, di un frigorifero e di un congelatore. Anche in questa ditta l’impianto elettrico era stato manomesso per dare luce alle stanzette abusive.

« Nessuno a Montemurlo chiude gli occhi sull’illegalità. I controlli sono costanti e incisivi e per questo vorrei ringraziare l’ottimo lavoro portato avanti dalla nostra Polizia Municipale in sinergia con le altre forze di polizia (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza) con i Vigili del Fuoco e la Usl. – dice ilsindaco Mauro Lorenzini – Siamo di fronte all’ennesima situazione di disprezzo delle più elementari norme di sicurezza, delle norme e delle regole che tutelano gli ambienti di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Per tale motivi riteniamo estremamente importante proseguire sulla strada dei controlli e, come ho già avuto modo di dire, sollecito il Governo affinché ci fornisca strumenti ancora più incisivi di controllo per stroncare questi fenomeni. L’ultimo appello che vorrei fare è ai cittadini, ai quali chiedo ancora una volta di essere sentinelle vigili e attive sul territorio e di segnalare prontamente alla Polizia Municipale situazioni sospette». Per le due titolari cinesi delle attività di confezione è scattata la denuncia penale per le variazioni d’uso dei locali. L’utilizzo dell’immobile dove si trovano le confezioni- con il conseguente sgombero di tutti gli occupanti – è stato interdetto almeno fino a quando non verranno posti in essere tutti gli interventi necessari ad acquisire l’agibilità/abitabilità compreso il ripristino delle condizioni di sicurezza ed igienico- sanitarie prescritte dalla vigente normativa in materia.