LA PALLA ROSSA NELLA MALEDETTA SCALA DELLA SCUOLA ELEMENTARE DI SAN LAZZARO, BOLOGNA

Nel comune di San Lazzaro, in provincia di Bologna, sorgeva un tempo la scuola elementare della Croara, una scuola che oggi non c’è più e al suo posto sono state tirate su altere tipologie di costruzione. All’interno di questa scuola, fra il 1950 e il 1955 accadde un evento traumatico. Una tragedia. Un bambino perse la vita a seguito di una lite con un suo compagno di classe.

A quanto si narra sul conto di questo tragico incidente, pare che il diverbio fra i due sia scaturito durante la ricreazione, quando alcuni bambini, fra cui la vittima, avevano iniziato a giocare con la palla. Ad un certo punto due di loro iniziarono a litigare per la palla e uno dei due spinse l’altro giù dalle scale. Il bambino rotolò giù dalla rampa e si ruppe l’osso del collo. 

Da quel momento, secondo quanto è stato possibile apprendere dai racconti delle persone più anziane che all’epoca hanno vissuto quella situazione e tutto quanto avvolgeva la scuola elementare si San Lazzaro, pare che docenti e alunni abbiano iniziato ad avvertire strani malori. Si dice anche, affidandosi ancora alle testimonianze delle persone, che sia capitato spesso, a chi si fosse avvicinato alla scalinata maledetta, che venisse colpito da svenimento e che al momento che si fosse ripreso giurasse di avere visto una palla rossa rimbalzare giù dalle scale. Forse suggestione? Forse invenzione? Forse realtà? Chissà… 

Passarono solo 2 anni dalla tragedia e dal verificarsi di tali fenomeni paranormali, che il preside della scuola prese la decisione di trasferirsi in un altro istituto scolastico, nonostante avesse avuto l’abitazione accanto alla scuola stessa. Tuttavia anche docenti e bambini furono trasferiti in altre scuole, e quella primaria di San Lazzaro fu chiusa. Ufficialmente il motivo fu dichiarato per carenza di personale, ma la verità è forse nelle memorie delle persone più anziane del luogo che negli anni ’50-’60 hanno vissuto in prima persona il tragico incidente e gli episodi accaduti alla scuola prima che venisse chiusa e abbandonata.

Si dice, infatti, che oltre agli strani fenomeni sopracitati, accaduti nella scuola elementare nel comune di San Lazzaro, ce ne siano ancora altri. Fra gli abitanti del posto, alcune persone hanno confermato che dopo la chiusura della scuola, nel ricadente giorno 5 novembre, che segna la data della morte del bambino, chiunque fosse passato di là avrebbe potuto udire il pianto ossessionato del piccolo e chiunque abbia tentato di entrare all’interno della struttura sia stato poi colto da improvvisi malori.

Tuttavia, da dopo l’episodio del bambino, all’interno dell’edificio iniziarono a susseguirsi altri strani incidenti, come allagamenti improvvisi; ma ancora più curiosi gli incidenti che sono capitati ai custodi. Rimanevano bloccati all’interno delle aule e non erano in grado di aprire la porta che si era chiusa nonostante ne custodissero la chiave. Di sicuro, per tali collaboratori scolastici doveva essere un inferno. Dopo le voci che si erano propagandate sui misteriosi avvenimenti paranormali attorno a quell’istituto, ritrovarsi imprigionati all’interno delle aule senza una ragione scientifica, non doveva essere una cosa tanto piacevole. 

L’abbandono della scuola ha avuto una durata di circa 45 anni, fino a quando l’edificio non fu – nel 2005 – abbattuto per lasciare spazio alla costruzione di nuove palazzine ed alcune villette a schiera. Il comune, da dopo la chiusura della scuola, non ha mai voluto sapere di insediare all’interno dell’edifici uffici pubblici o adibire la stessa per altre forme d’uso pubblico, ha preferito lasciarla al degrado dell’abbandono. Sono cose che inducono a pensare che del paranormale sia veramente accaduto al suo interno e che non si tratti solo di una leggenda metropolitana.

 

 

 

 

custodi bloccati all’interno delle aule che non riuscivano ad aprire le porte per uscire malgrado custodissero con loro la chiave di ciascuna porta. Insomma un vero inferno.

 

 

la scuola nel 2005 è stata abbattuta per fare spazi; il comune non ha mai voluto riaprire l’edificio e ha preferito lasciarlo in pieno degrado piuttosto che

 

Iniziarono a susseguirsi altri “strani” incidenti come allagamenti improvvisi dei bagni, professori colti da improvviso malore e bidelli bloccati all’interno delle aule che non riuscivano ad aprire le porte nonostante fossero in possesso delle chiavi.
Si dice anche che anni dopo, in certi giorni, nel silenzio delle mura abbandonate, si sentisse un pianto di bambino accompagnato dal rumore di una palla che rimbalza.
Nel giro di due anni dalla tragedia, dopo aver assistito a tutti quegli eventi anomali, il preside della scuola chiese ed ottenne il trasferimento e la scuola venne chiusa ufficialmente per una perdita delle condutture. Da quel giorno gli scolari e i maestri vennero spostati nelle altre scuole della cittadina e l’edificio non riaprì più.
Tra gli abitanti del luogo si dice che dopo la chiusura della scuola, ogni 5 novembre (data della morte del bambino) chi passava di là poteva sentire il pianto ossessionato del piccolo, ma chiunque abbia tentato di intrufolarsi all’interno dell’edificio è stato colto da imprevisti malori.
Oggi la storia della scuola elementare della Croara sta lentamente sfumando e, quando l’ultimo anziano testimone dei fatti morirà, probabilmente diverrà una delle tante leggende metropolitane che si racconta delle città italiane.

 

 

piccolo, ma chiunque abbia tentato di intrufolarsi all’interno dell’edificio è stato colto da imprevisti malori.

La verità, forse, la conoscono solo gli anziani del luogo, quelli che in quella scuola hanno studiato negli anni ’50 e hanno vissuto gli ultimi tempi dell’edificio scolastico.
Secondo la versione più comune in zona tra il 1950 e il 1955 un bambino vi morì in seguito ad un battibecco con un compagno di classe. Durante la ricreazione alcuni bambini iniziarono a giocare con una palla e quel ragazzino venne spinto e perse l’equilibrio. Il bambino rotolò giù per le scale e si ruppe l’osso del collo. Su questo episodio sembrano essere d’accordo tutti, poi

 

Nel giro di due anni dalla tragedia, dopo aver assistito a tutti quegli eventi anomali, il preside della scuola chiese ed ottenne il trasferimento e la scuola venne chiusa ufficialmente per una perdita delle condutture. Da quel giorno gli scolari e i maestri vennero spostati nelle altre scuole della cittadina e l’edificio non riaprì più.
Tra gli abitanti del luogo si dice che dopo la chiusura della scuola, ogni 5 novembre (data della morte del bambino) chi passava di là poteva sentire il pianto ossessionato del piccolo, ma chiunque abbia tentato di intrufolarsi all’interno dell’edificio è stato colto da imprevisti malori.
Oggi la storia della scuola elementare della Croara sta lentamente sfumando e, quando l’ultimo anziano testimone dei fatti morirà, probabilmente diverrà una delle tante leggende metropolitane che si racconta delle città italiane.

 

La storia, o leggenda che sia, della scuola elementare   della Croara è rimasta per tantissimi anni arginata all’interno del comune in questione e un po’ le zone limitrofe, ma ogg

Pare comunque che la lista dei misteriosi fenomeni paranormali che si annidano        

l giorno della tragedia sia gli insegnati che i bambini iniziarono ad accusare strani malori. Spesso capitava che avvicinandosi alla scalinata della disgrazia venissero colti da svenimenti e che dopo pochi secondi, confusi, si riprendessero giurando di aver visto una palla rossa rimbalzare lungo i gradini.
Iniziarono a susseguirsi altri “strani” incidenti come allagamenti improvvisi dei bagni, professori colti da improvviso malore e bidelli bloccati all’interno delle aule che non riuscivano ad aprire le porte nonostante fossero in possesso delle chiavi.

 

IL FANTASMA DELLA SCUOLA DELLA CROARA
Nel comune di San Lazzaro, in provincia di Bologna un tempo c’era la scuola elementare della Croara, chiusa negli anni ’60 anni fa e oggi abbattuta per lasciare spazio ad un gruppo di villette. In quella scuola avvenne un terribile incidente e diverse persone furono testimoni di eventi paranormali legato ad esso.
La storia della scuola della Croara è rimasta per anni diffusa solo nel bolognese e ai pochi curiosi che chiedevano informazioni in comune sul parchè non al si utilizzasse più la risposta era sempre la stessa: carenza di personale.
Oggi San Lazzaro di Sàvena conta oltre 32.000 abitanti e la scusa sta un po’ stretta a chi voleva utilizzare l’edificio per esercizi pubblici. Tuttavia, come ho detto, la scuola nel 2005 è stata abbattuta per fare spazio alla costruzione di nuove palazzine ed alcune villette a schiera; il comune non ha mai voluto riaprire l’edificio e ha preferito lasciarlo in pieno degrado piuttosto che recuperarlo.
La verità, forse, la conoscono solo gli anziani del luogo, quelli che in quella scuola hanno studiato negli anni ’50 e hanno vissuto gli ultimi tempi dell’edificio scolastico.
Secondo la versione più comune in zona tra il 1950 e il 1955 un bambino vi morì in seguito ad un battibecco con un compagno di classe. Durante la ricreazione alcuni bambini iniziarono a giocare con una palla e quel ragazzino venne spinto e perse l’equilibrio. Il bambino rotolò giù per le scale e si ruppe l’osso del collo. Su questo episodio sembrano essere d’accordo tutti, poi da lì in poi iniziano diverse versioni dei fatti. Prendendo per buono ciò che affermano la maggior parte di quelli che vogliono parlare di questa questione, si dice che dal giorno della tragedia sia gli insegnati che i bambini iniziarono ad accusare strani malori. Spesso capitava che avvicinandosi alla scalinata della disgrazia venissero colti da svenimenti e che dopo pochi secondi, confusi, si riprendessero giurando di aver visto una palla rossa rimbalzare lungo i gradini.
Iniziarono a susseguirsi altri “strani” incidenti come allagamenti improvvisi dei bagni, professori colti da improvviso malore e bidelli bloccati all’interno delle aule che non riuscivano ad aprire le porte nonostante fossero in possesso delle chiavi.
Si dice anche che anni dopo, in certi giorni, nel silenzio delle mura abbandonate, si sentisse un pianto di bambino accompagnato dal rumore di una palla che rimbalza.
Nel giro di due anni dalla tragedia, dopo aver assistito a tutti quegli eventi anomali, il preside della scuola chiese ed ottenne il trasferimento e la scuola venne chiusa ufficialmente per una perdita delle condutture. Da quel giorno gli scolari e i maestri vennero spostati nelle altre scuole della cittadina e l’edificio non riaprì più.
Tra gli abitanti del luogo si dice che dopo la chiusura della scuola, ogni 5 novembre (data della morte del bambino) chi passava di là poteva sentire il pianto ossessionato del piccolo, ma chiunque abbia tentato di intrufolarsi all’interno dell’edificio è stato colto da imprevisti malori.
Oggi la storia della scuola elementare della Croara sta lentamente sfumando e, quando l’ultimo anziano testimone dei fatti morirà, probabilmente diverrà una delle tante leggende metropolitane che si racconta delle città italiane.

 

 

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La scuola della Croara a S. Lazzario di Savena (Bologna) – La vicenda della scuola della Croara nel comune di San Lazzaro di Savena è ancora più tragica: un bambino morì, spinto dalle scale da un altro compagno, spezzandosi il collo. Dopo la sua morte, malori improvvisi colpirono docenti e bambini. In più si verificavano strani incidenti, come bagni che si allagavano. Il preside si licenziò e la scuola chiuse. Ma oggi, all’ora della morte del bambino, si sente ancora risuonare il suo pianto tra le aule, accompagnato dal rumore di una palla che rimbalza…

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Il mistero della scuola elementare della Croara

Nel comune di San Lazzaro (Bologna) c’è la scuola elementare della Croara, chiusa anni fa senza alcun motivo valido. Il Comune afferma che la chiusura della scuola avvenne per carenza di personale, ma in molti non credono a questa storia.

Da quanto raccontato dagli abitanti del luogo, dietro la chiusura della scuola ci sarebbe ben altro che la mancanza di personale. Poco tempo prima della chiusura, un bambino morì all’interno della scuola, spinto da un compagno di classe mentre litigavano per una palla. Il bambino cadde per delle scale rompendosi il l’osso del collo.

Da giorno della morte del bambino, tutte le persone, studenti, insegnati che si avvicinavano al luogo dell’incidente venivano colti da malori e svenimenti, a qualcuno capitava di avere “allucinazioni” riguardante una palla rossa che rimbalzava sui gradini della scala.

Dopo essere accaduti tutti questi eventi, il preside che prima abitava accanto alla scuola, si licenziò e si trasferì lontano. La scuola venne chiusa per allagamenti dei bagni, malori di professori e aule bloccate misteriosamente.

Molti studenti ed insegnati raccontano di aver sentito le urla di una bambino in fondo alle scale sempre allo stesso orario. Gli abitanti del luogo raccontano che dopo la chiusura della scuola, ogni 5 novembre (data della morte del bambino) chi passava di là, poteva sentire il pianto ossessionato del piccolo. Chiunque si sia voluto mettere alla ricerca di nuove informazioni sul bambino è stato colto da imprevisti malori.

Nel 2005 la scuola è stata abbattuta per fare spazio alla costruzione di nuove palazzine.

 

 

 

la scuola nel 2005 è stata abbattuta per fare spazio alla costruzione di nuove palazzine ed alcune villette a schiera; il comune non ha mai voluto riaprire l’edificio e ha preferito lasciarlo in pieno degrado piuttosto che