A CAUSA DELLA SINISTRA ITALIANA L’EUROPA SI FA ULTRA DESTRA

 di Roberto Fiordi

Se anche il popolo austriaco ha dato una risposta diversa da quella che tutti quanti si sarebbero aspettati alle elezioni presidenziali del 22 maggio scorso, mandando a vincere il verde Van der Belle nel testa a testa con lo sfidante ultranazionalista di destra Norbert Hofer, questo non significa che Vienna rinneghi gli ideali nazionalisti che in questo tempo si era costruita. La vittoria di Van der Belle è legata ai voti giunti dall’estero per corrispondenza ed è un dato di cui l’Austria dovrebbe tenerne di conto. Tenerne di conto l’Austria quanto l’Italia, a seguito della dichiarazione della Presidente della Camera Laura Boldrini, che sostiene che servono più immigrati in Italia per salvare il Paese dall’invecchiamento. Una dichiarazione che ha fatto rizzare ciglia e orecchie sia agli italiani che ai paesi confinanti. C’è anche la Spagna che si sta attrezzando con una politica nazionalista, anche per evitare l’invasione di migranti.

Non è un caso, appunto, che a Madrid, il 21 maggio scorso, abbia sfilato il gruppo neofascista Hogar Social a sostegno dei diritti dei cittadini spagnoli nei confronti degli immigrati, facendo la voce del popolo per rivendicare gli atteggiamenti delle autorità che favoriscono l’immigrato rispetto al nazionale. Nello stesso momento anche a Roma si svolgeva una manifestazione organizzata da Casapound Italia, contro l’unione europea e le politiche sull’immigrazione. Qui a Roma, però, si sono manifestati momenti di tensione, come il lancio di uova da un palazzo di via Merulana al passaggio dei manifestanti, che non hanno colpito nessuno, dopodiché da una finestra dello stesso palazzo è stata esposta una bandiera rossa con l’immagine di Che Guevara.

E mentre tutti gli altri paesi dell’Europa  regolamentano in maniera molto rigida gli ingressi sul territorio da parte degli immigrati, al convegno tenutosi in Giappone, il nostro Primo Ministro, Mattero Renzi, in concomitanza con la personale battaglia della Presidente della Camera sulla necessità di spalancare le porte del nostro Paese agli immigrati, dà ancora prova di un’Italia accogliente, rilasciando tali dichiarazioni: «Bisogna aumentare l’assistenza globale per sostenere le esigenze dei rifugiati, delle comunità che li ospitano e cooperare con i nostri partner, specialmente quelli in Africa, in Medio Oriente e nei paesi confinanti di origine e transito». La sue dichiarazioni vanno in contro alle parole di Papa Francesco che hanno sostenuto di non cedere alle pur comprensibili paure sul terrorismo e sull’afflusso dei profughi, ma vanno sicuramente contro al pensiero della stragrande maggioranza degli italiani e anche di coloro che apertamente dicono il contrario di quello che pensano. E, a quanto ha sostenuto il Giornale.it del 29/01/2016, il progetto del Pd di allargare il diritto di voto allo straniero, come è accaduto alle primarie di Milano e di Roma, altro non è che una mossa per evitare il flop. Ma al di sopra di tutto questo un buon governo a cui preme la salute del proprio paese, prima di dover ricorrere a ciambelle di salvataggio farebbe bene a salvarsi con le proprie forze dando in primis un maggiore sostegno e una maggiore sicurezza alle proprie famiglie. Maggiore sicurezza, nel nostro caso, vorrebbe dire maggiore lavoro e maggiore giustizia; maggiore sostegno potrebbe essere anche dare l’opportunità all’italiano di creare maggiori attività e quindi maggiore occupazione e in più fare in modo che possa aumentare il potere d’acquisto da parte di tutti. Questa sarebbe una politica a pro del Paese e se le spese statali sono tanto elevate che il Rottamatore inizi a fare quello che aveva promesso in campagna elettorale!