A Montemurlo arriva l’iscrizione anagrafica per i senza fissa dimora

La giunta ha stabilito che l’iscrizione anagrafica sarà fatta in una strada “fittizia” territorialmente non esistente, “Via dei tre cipressi”. Per i senza fissa dimora si tratta di un primo passo per uscire dalla marginalità e per essere inseriti in un sistema di assistenza territoriale

A Montemurlo arriva l’iscrizione anagrafica per i senza fissa dimora. Lo prevede una delibera approvata oggi dalla giunta del sindaco Simone Calamai che ha stabilito di istituire una strada fittizia, inesistente sul territorio, via dei Tre Cipressi, presso cui dare la residenza ai senza fissa dimora. Un primo passo verso l’accompagnamento ai servizi delle persone più fragili e più vulnerabili socialmente. L’atto è infatti finalizzato alla garanzia di un livello accettabile di condizione di vita e di dignità e ad una gestione del periodo di vita senza fissa dimora con l’obiettivo ultimo della possibile fuoriuscita dalla condizione stessa di marginalità.

«L’obiettivo – spiega il sindaco Simone Calamai – è quello di garantire alle persone senza fissa dimora l’esercizio dei diritti connessi all’iscrizione anagrafica, soprattutto quelli di natura sociosanitaria. Nello stesso tempo vogliamo monitorare le iscrizioni per evitare irregolarità e provvedere in tempi rapidi alla cancellazione dei soggetti che non hanno più domicilio nel nostro Comune».

L’interessato per legge dovrà dichiarare il proprio domicilio e sarà tenuto a fornire tutti gli elementi per il suo accertamento. Per le condizioni di particolare disagio dei così detti “senza tetto” il Comune verificherà le condizioni dei richiedenti, che potranno aderire a percorsi e progetti di natura sociale, assistenziale o educativa per cercare di emergere dalla condizione di disagio e marginalità. Naturalmente in questo percorso avrà un ruolo centrale il servizio sociale territoriale, che tutt’ora svolge una costante azione di informazione e sostegno, che faciliterà l’esigibilità della residenza.

«In questo modo – prosegue l’assessore alle politiche sociali, Alberto Fanti – assicuriamo alle persone senza fissa dimora la disponibilità di un recapito nel quale ricevere le comunicazioni che le riguardano, dalla corrispondenza ad altri atti. Questa scelta permette di comprovare che la persona effettivamente frequenta abitualmente luoghi del Comune e, quindi, di fornire la prova dell’esistenza nel Comune del domicilio della persona stessa. Avere una residenza è il primo passo per cercare di uscire da una situazione di marginalità ed essere così inseriti in una rete di servizi e assistenza territoriali»

L’ufficio anagrafe del Comune provvederà periodicamente alla verifica delle posizioni dei residenti in Via dei Tre Cipressi e controllerà se sussistono i requisiti per l’iscrizione o se invece sarà necessario avviare la procedura di irreperibilità anagrafica. I motivi della cancellazione possono essere, ad esempio, l’assenza di ogni contatto con il servizio sociale che si protragga da oltre tre mesi, l’assenza da oltre tre mesi di attività anagrafiche o amministrative che dimostrino la presenza sul territorio.