A Montemurlo la celebrazione del 25 aprile per dire “no” a qualsiasi genere di sopraffazione

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Il sindaco di Montemurlo questa mattina in piazza della Libertà ha ricordato il valore della celebrazione “festa di tutti gli italiani che amano un’Italia libera e democratica”

Il Comune di Montemurlo ha celebrato questa mattina in piazza della Libertà la festa del 25 aprile, 74esimo anniversario della liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo. Nel proprio discorso, tenuto davanti a numerosi cittadini, alle associazioni e alle autorità, il sindaco ha sottolineato che il 25 aprile non è di destra né di sinistra, ma è la festa di tutti gli italiani, di tutti coloro che amano un’ Italia libera, pacifica e democratica. La democrazia, infatti, non è uno stato naturale della storia. La democrazia e la libertà gli italiani se la sono conquistata a caro prezzo, dopo una lotta dura e sanguinosa contro il nazi-fascismo che aveva reso schiavo e oppresso il nostro Paese. Una valore da difendere e da preservare attraverso la memoria. Nel suo discorso celebrativo, inoltre, il sindaco ha voluto ricordare “i silenziosi resistenti”, uomini e donne semplici e coraggiosi che anche a Montemurlo sfamarono, accolsero e protessero partigiani e soldati alleati, dando così un fondamentale contributo alla lotta di liberazione. Per il sindaco, infatti, il 25 aprile ha ridato all’Italia la dignità di Paese libero e quei silenziosi resistenti hanno reso umanità e orgoglio all’Italia. Il primo cittadino di Montemurlo ha ricordato il sacrificio di Erasmo Meoni e Gino Gelli, due montemurlesi arrestati all’indomani degli scioperi del 7 marzo 1944 a Prato e deportati nei campi di concentramento in Germania, e il giovane Tamare Meucci, ucciso dai nazisti nei boschi poco fuori del paese.

Alla cerimonia ufficiale hanno preso parte i carabinieri della Tenenza di Montemurlo, i Vigili del Fuoco, l’Anpi, i rappresentanti delle associazioni d’arma locali (Alpini Montemurlo, Carabinieri in congedo), le associazioni di volontariato ( Avis, Vab, Gruppo Storico, Misericordia Montemurlo, Filarmonica “G. Verdi”) e numerosi cittadini. Il 25 aprile italiano insegna all’Europa e al mondo il riconoscimento della comune appartenenza al genere umano e l’assoluto rifiuto di ogni ideologia basata sulla sopraffazione, la violenza e la superiorità razziale.

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Il sindaco ha poi messo in guardia dal pericolo dell’indifferenza e della paura. Per il sindaco, infatti, chi strumentalizza l’immigrazione per alimentare la paura e l’odio, non risolve i problemi veri del nostro Paese, ma cerca solo di spostare l’attenzione verso un “nemico” creato ad hoc per non affrontare gli altri problemi del Paese: povertà, criminalità, stagnazione economica, ingiustizia sociale. Per il sindaco dobbiamo lavorare per far nascere gli Stati uniti d’Europa, una grande nazione che possa attingere dalla propria Storia e dalla propria memoria collettiva quella forza propulsiva per offrire sviluppo, pace, speranza e futuro ed affrontare insieme le grandi sfide della contemporaneità come le migrazioni, le guerre e le ingiustizie sociali.