A Montemurlo “Puliamo il mondo” con gli studenti della scuola media “Salvemini – La Pira” e della primaria “Manzi”

Stamani due classi della media e della primaria hanno ripulito da cartacce e rifiuti il parco della Pace, i giardini di via Fermi e piazza della Libertà. L’assessore Calamai:« Ogni anno troviamo sempre meno rifiuti, segno di un maggior senso civico dei nostri concittadini»

Tutti in campo per l’ambiente. Anche quest’anno il Comune di Montemurlo aderisce a “Puliamo il mondo” (la versione italiana di “Clean up the word”), l’iniziativa promossa da Legambiente per sensibilizzare sui temi dell’educazione ambientale. Protagonisti dell’iniziativa questa mattina, venerdì 28 settembre, sono stati gli studenti di due classi, la 1 D della scuola media “Salvemini La Pira”, insieme alle insegnanti Laura Bartali, Dina Tomasello, Martina Ruffo e Samuela Vannucci, e la 3B della scuola primaria “Alberto Manzi” di Morecci con le insegnati Danila Corsini e Maria Angela Ferrara. Per il Comune di Montemurlo, invece, erano presenti il sindaco Mauro Lorenzini, l’assessore all’ambiente, Simone Calamai e Mascia Cecchi dell’ufficio ambiente, mentre per Alia c’era Sergio Mazzuoli. I ragazzi, vestiti con le pettorine gialle simbolo della manifestazione, e armati di guanti e sacchetti dell’immondizia, hanno passato al setaccio il parco della Pace, i giardini lungo via Fermi, per poi raggiungere piazza della Libertà. « Rispetto alle passate edizioni la quantità di rifiuti che hanno trovato i ragazzi è sensibilmente diminuita e anche la tipologia degli scarti è cambiata: solo tappini di plastica, cicche di sigaretta e qualche bottiglietta. Un segnale importante che denota un maggior senso civico e una maggiore attenzione per l’ambiente dei nostri concittadini. Credo che manifestazioni come “Puliamo il mondo” servano per accrescere l’attenzione e la sensibilità soprattutto dei più giovani verso il rispetto ambientale. C’è ancora da lavorare tanto, ma “Puliamo il mondo” contribuisce a diffondere la cultura e il rispetto del mondo dove viviamo», conclude l’assessore all’ambiente, Simone Calamai.