A Montemurlo tutti in classe senza difficoltà. In campo anche i volontari della protezione civile e i “nonni vigile”

Il sindaco Calamai, l’assessore alla pubblica istruzione Baiano e la preside Albano in giro tra i vari plessi per verificare la situazione. I volontari danno una mano per evitare assembramenti all’entrata delle scuole, per garantire la sicurezza stradale e verificare l’uso delle mascherine

Grande dispiegamento di forze questa mattina a Montemurlo per la ripresa dell’anno scolastico che ha visto rientrare in classe gli oltre 1800 alunni dell’istituto comprensivo “Margherita Hack”, dalla scuola dell’infanzia fino alle medie di primo grado. In campo gli agenti di polizia municipale, che hanno garantito la sicurezza stradale di fronte a ogni scuola, ma anche i volontari delle associazioni del sistema di protezione civile comunale e i nonni vigile dell’ Auser, voluti dal Comune per gestire al meglio questa delicata fase di ripresa.

La scuola a Montemurlo dunque è ripartita senza grossi problemi. L’entrata si è svolta in maniera composta e ordinata senza alcun assembramento. Alunni e genitori hanno dimostrato grande disciplina. L’istituto ha infatti programmato accessi ai vari plessi scaglionati nel tempo per evitare assembramenti; laddove è stato possibile sono state utilizzate diverse entrate per le varie classi, affinché fossero limitati i contatti tra i vari gruppi. Già dalle ore 8 di stamattina, allo squillo delle prime campanelle, il sindaco Simone Calamai, l’assessore alla pubblica istruzione Antonella Baiano e la preside dell’istituto comprensivo “Margherita Hack”, Maddalena Albano erano in giro tra le varie scuole del territorio per verificare in prima persona la situazione e per fortuna non sono state rilevate criticità particolari. Il piano, elaborato dal Comune insieme alla dirigenza del comprensivo per garantire la sicurezza anti – Covid, sembra aver funzionato al meglio:« Sappiamo bene che non sarà un anno scolastico come tutti gli altri, tutti saremo chiamati ad una grande prova, ma da parte del Comune c’è il massimo impegno per ripartire in sicurezza.- spiegano il sindaco Calamai e l’assessore Baiano– È chiaro che dovremmo affinare alcune modalità di gestione dei servizi scolastici e l’apporto e il contributo di tutti sarà prezioso, ma oggi abbiamo avuto un primo banco di prova e i riscontri sono molto positiviGrazie a tutto il personale della scuola e alle famiglie che hanno dimostrato grande impegno e collaborazione». I volontari del sistema di protezione civile comunale e i nonni vigile, hanno avuto il compito, oltre a quello di far attraversare la strada ai bambini in sicurezza, quello di evitare assembramenti all’entrata delle scuole di verificare che la mascherina fosse indossata correttamente da parte degli alunni e dei loro accompagnatori. Tutti hanno rispettato le regole e non c’è stato bisogno di richiamare all’ordine nessuno. « È importante stringere un patto di corresponsabilità tra famiglie, scuole e Comune- aggiunge l’assessore alla polizia municipale, Valentina Vespi – Per questo siamo a chiedere ai genitori di continuare a mettere in pratica atteggiamenti responsabili e consapevoli anche sulla viabilità, evitando assembramenti intorno alle scuole».

Alla scuola dell’infanzia la fascia oraria di flessibilità in entrata è stata portata da mezz’ora a un’ora per consentire l’operazione del cambio scarpe all’entrata. L’obbiettivo è quello di avere un ambiente scolastico sempre pulito e igienizzato a fini anti- contagio. In vista dell’inverno la scuola ha poi in programma delle migliorie tecnologiche che consentiranno di igienizzare le scarpe dei bambini in maniera più semplice e veloce senza necessità del cambio scarpe. In tutte le scuole del comprensivo “Margherita Hack” infine gli insegnanti hanno fatto un grande lavoro sulla segnaletica, indicando in maniera allegra e colorata i percorsi sicuri per evitare assembramenti all’interno delle classi e nei corridoi. Sono stati messi cartelloni e segnali a terra per indicare agli studenti i percorsi sicuri di entrata e uscita, quelli che indicano gli spazi gioco e l’accesso ai servizi igienici. L’obiettivo infatti è quello di stare insieme ma di evitare contagi, anche per proteggere i familiari più fragili come i nonni.