Alla ricerca della verità perduta. A Montemurlo un ciclo d’incontri per indagare i problemi dell’informazione ai tempi dei social

La rassegna “Il consumo digitale, diritti limiti e opportunità” è inserita nell’Autunno da sfogliare. Interverranno alcuni tra i maggiori nomi del mondo accademico italiano. Il primo incontro venerdì 8 novembre ore 17.30 con il professor Massimo Adinolfi e il giornalista del Tirreno, Paolo Nencioni

L’informazione, spinta dalla rivoluzione digitale, sarà il principale motore del cambiamento nell’economia, nella politica e nella scienza del XXI secolo. Per indagare problemi, rischi ma anche opportunità e risorse del mondo del digitale, il Comune di Montemurlo ha promosso il ciclo d’incontri “Il consumo digitale. Diritti, limiti e opportunità”, inserito nella rassegna provinciale di Un autunno da sfogliareattraverso il quale cercare di analizzare criticamente le questioni dell’informazione e della disinformazione ai tempi dei social. Alcuni prestigiosi nomi del mondo accademico italiano – Massimo Adinolfi, Ruben Razzante, Marco Fasoli – cercheranno di dare risposte e far riflettere, sotto il profilo etico, giuridico e sociologico, ad alcuni grandi interrogativi del nostro tempo.

Il primo appuntamento della rassegna è per venerdì 8 novembre ore 17,30 al Centro Giovani (piazza Don Milani, 3 – Montemurlo) con la presentazione del libro “Hanno tutti ragione?”, l’ultimo saggio di Massimo Adinolfi, professore di Filosofia Teoretica all’Università Federico II di Napoli ed editorialista del Mattino e del Messaggero. L’autore, intervistato dal giornalista del Tirreno, Paolo Nencioni, affronterà le implicazioni su democrazia e giustizia di tematiche oggi centrali del dibattito culturale e politico: le post-verità, le fake news, i big data, la rete, il populismo. Chi gestisce le tecnologie delle grandi banche dati dell’informazione, infatti, è capace di influenza le nostre scelte in tema di acquisti o di idee politiche. Il grande paradosso del nostro tempo è che mai come oggi c’è stata tanta informazione, ma mai come adesso è dubbia o solo molto superficiale. Allora la ricerca della verità è forse l’antidoto più importante per combattere i pericoli che la rete ci pone di fronte, perché come scriveva Hannah Arendt: « il suddito ideale del regno totalitario non è né il nazista convinto né il comunista convinto, ma l’uomo per cui la distinzione tra fatti e finzione e la distinzione tra vero e falso non esistono più». Anche per l’assessore alla cultura, Giuseppe Forastiero i nuovi problemi dell’informazione si chiamano frode, manipolazione, disinformazione:« È il nuovo petrolio: una volta “lavorata e raffinata”, l’informazione acquisisce un grande valore economico. Se in passato sono state combattute diverse guerre per il controllo delle risorse petrolifere, è probabile che in futuro si combatteranno cyberguerre per il controllo dei dati e dell’informazione. Ma se c’è un’informazione “sana”, che aiuta a vivere meglio e con più consapevolezza, c’è n’è un’altra capace di “intossicare e uccidere”. Con il nostro ciclo d’incontri dedicato al mondo digitale forse non daremo risposte assolute ai problemi del nostro tempo, ma ci proponiamo di suscitare quanto meno il dubbio e la riflessione »

Il secondo appuntamento della rassegna è per venerdì 15 novembre ore 16,30 in Sala Banti (piazza della Libertà, 2) con il convegno sul “Diritto dell’informazione e della comunicazione”. Interverrà Ruben Razzante, professore di diritto della comunicazione per le imprese e i media, di diritto europeo dell’informazione e della comunicazione, di diritto dell’informazione e di istituzioni di diritto pubblico all’Università Cattolica di Milano, uno dei maggiori esperti di questi temi a livello italiano. Interloquiranno con il professor Razzante il direttore di Tv Prato, Gianni Rossi, la giornalista Maria Lardara, consigliera dell’ordine dei Giornalisti della Toscana e l’avvocato William Disposto, consigliere dell’ordine degli avvocati di Prato. La velocità dell’innovazione tecnologica infatti ha rimesso profondamente in discussione un enorme complesso di diritti e doveri di tutela.La definizione degli strumenti del diritto per garantire la libertà d’informazione nei diversi ambiti mediatici risente della dilatazione dell’offerta digitale, che disvela sterminate opportunità di interazione tra persone e variegate modalità di manifestazione del pensiero, ma dissemina lungo il suo cammino vischiose criticità che mettono spesso a rischio i valori fondamentali delle democrazie. L’incontro è accreditato come iniziativa formativa dall’Ordine dei giornalisti e degli avvocati. Per gli avvocati e i giornalisti interessanti è ancora possibile iscriversi all’evento, accedendo alle relative piattaforme online.

Chiude la rassegna sul “Consumo digitale” lunedì 18 novembre ore 21,15 (centro Giovani- piazza Don Milani, 3) la presentazione del libro di Marco Fasoli, assegnista di ricerca presso il dipartimento di sociologia dell’Università Milano – Bicocca, “Il benessere digitale”. L’autore sarà intervistato dalla giornalista Francesca Vattiata. Il concetto di benessere digitale nasce dal riconoscimento del ruolo ambivalente della tecnologia digitale. Se la tecnologia può incidere positivamente e negativamente sulla qualità delle nostre vite personali, il concetto di benessere digitale ci aiuta a orientarci verso un uso positivo e significativo di questi strumenti, senza illuderci che essi siano neutri e che “dipenda tutto dall’uso che se ne fa”.

Tutti gli incontri sono a ingresso libero e gratuito. Per maggiori informazioni si può contattare la biblioteca “Bartolomeo Della Fonte” email: biblioteca@comune.montemurlo.po.it telefono 0574558567.