BRACCETTO DI VIA DELLE LAME, “LO SVILUPPO INDUSTRIALE SI FA COSTRUENDO PONTI NON ERIGENDO MURI”

Il sindaco Lorenzini replica all’assessore del Comune di Prato, Valerio Barberis, che ritorna a legare il braccetto al saldo della Seconda Tangenziale. Per Lorenzini sono due questioni separate e ricorda che il Comune di Montemurlo ha partite aperte in cui è coinvolto anche il Comune di Prato per somme anche più importanti di quelle della Seconda tangenziale

In riferimento alla posizione assunta dal Comune di Prato rispetto alla questione di via delle Lame, il sindaco del Comune di Montemurlo, Mauro Lorenzini, fa presente che ha solo raccolto le istanze di alcuni cittadini di Viaccia e Montemurlo che da tempo si lamentano per il traffico presente nella zona, che va a incidere sulla qualità della vita. «Restiamo alquanto sorpresi dalle picconate lanciate dal Comune di Prato, poiché io non ho fatto altro che far riferimento a quanto dichiarato dall’amministrazione un anno fa, in un comunicato del 31 maggio 2016. Non vedo il perché di questo forzato collegamento tra la realizzazione della bretella di via delle Lame e la Seconda Tangenziale. La realizzazione del braccetto, infatti, attualmente non è inserita negli accordi di programma già stipulati della Seconda Tangenziale, ma è un‘opera a se stante per realizzare la quale servirebbero poco più 100 mila euro e darebbe risposte immediate ai cittadini e agli industriali della zona», dice il sindaco Lorenzini che ribatte alle accuse di Barberis che sostiene che “Prato è stanca di fare da banca a Montemurlo”, sollecitando il pagamento dei lavori della Seconda Tangenziale. «Vorrei tranquillizzare i Comuni di Prato, Quarrata e gli altri: noi i nostri debiti li onoriamo. Nel bilancio 2017 sono stati già inseriti 200 mila euro, per finanziare i quali il Comune deve accendere un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, ma, come sa bene anche il Comune di Prato, per completare il pagamento delle tranche degli anni passati, è necessario redigere e sottoscrivere nuova e adeguata documentazione, senza la quale non è possibile attivare il mutuo. Come da accordi, una volta sottoscritto i nuovi documenti, il pagamento della quota spettante a Montemurlo sarà onorato in tre anni – prosegue Lorenzini- Sostenere che vogliamo risolvere i nostri problemi con i soldi dei cittadini di Prato è alquanto fantasioso, poiché il braccetto di via delle Lame si trova nel Comune di Prato ed interessa molto di più i cittadini e le aziende pratesi che non quelle montemurlesi. E poi, in un momento in cui si parla tanto di rilancio industriale, con la furia di chiudere via delle Lame si rischia di bloccare e di creare difficoltà ad aziende che si trovano proprio nel Comune di Prato. Noi non limiteremo l’accesso a nessuno, perché, riprendendo le parole di Giorgio La Pira, per noi lo sviluppo industriale lo si fa costruendo ponti non erigendo muri o barriere». Il sindaco del Comune di Montemurlo ricorda poi che tra i debitori della Seconda Tangenziale non c’è solo il Comune sotto la Rocca, ma altri soggetti che non vengono mai citati: «Il Comune di Montemurlo manterrà i propri impegni, ma lo dovranno fare anche gli altri enti. Ricordo che il Comune di Montemurlo ha crediti in partite aperte per somme più importanti di quelle della seconda tangenziale, nelle quali il Comune di Prato è direttamente coinvolto e al quale a nostra volta abbiamo chiesto di onorare gli impegni».

Il sindaco Lorenzini ricorda che era intervenuto in maniera propositiva e sollecita quindi un dialogo tra le due amministrazioni per dare risposte concrete ai cittadini: «Il muro contro muro non aiuta nessuno. Gli amministratori pubblici hanno il dovere di dare risposte alle esigenze delle persone e da parte mia non ho fatto altro che porre un problema per risolvere il quale servono meno di 100 mila euro. Ricordo, infine, che nel 2014 il braccetto di via delle Lame fu uno dei temi della campagna elettorale e un impegno che Prato e Montemurlo presero con i cittadini e gli industriali della zona».