C.I.S.O.M. MONTEMURLO, PROGRAMMA CORSO PMA

Montemurlo – Ieri, sabato 9 giugno 2018, si è svolta, presso la sede C.I.S.O. Montemurlo, in piazza del Castello alla Rocca, l’esercitazione regionale “Programma Corso PMA“, alla presenza del relatore, Giuseppe Schillaci, soccorritore livello avanzato e formatore regionale Cisom, e del dottor Raffaele Scala, responsabile sanitario di raggruppamento.

Il relatore Giuseppe Schillaci, con il sostegno da parte del medico dottor Raffaele Scala, ha saputo intrattenere l’attenzione di tutti i volontari Cisom lì presenti argomentando in maniera molto chiara la gestione, e quindi i ruoli e i comportamenti che le squadre di soccorso devono tenere, in caso di “eventi emergenziali straordinari”.

Giuseppe Schillaci ha iniziato spiegando la differenza fra “Emergenza, Maxi Emergenza e Catastrofe”, situazioni legate all’equilibrio/squilibrio fra il numero e le necessità delle vittime e le risorse da parte dei soccorritori che possono essere disponibili nell’immediatezza. Ha inoltre spiegato che talune situazioni richiedono la presenza del PMA (Posto Medico Avanzato), con i propri livelli, ovvero quella struttura che si interpone tra la zona dell’evento e gli ospedali.

Sostanzialmente, il relatore, ha spiegato ai presenti la maniera d’approcciarsi ai vari scenari, sottolineando che ciò che deve essere fondamentale prima di tutto è la sicurezza del soccorritore che interviene, e qualora si presentino situazioni particolari come quella definita NBCR (nucleare, biologico, chimico, radiologico) è indispensabile interfacciarsi con i vigili del fuoco, o chi in quel momento possa averne competenza, prima d’intervenire e rispettare quanto viene loro comunicato.

La lezione che il relatore Giuseppe Schillaci ha messo a disposizione degli utenti, con la puntuale partecipazione del dottor Raffaele Scala, è stata agevolata dalla proiezione di diapositive che hanno reso ancora più facile la comprensione dell’argomento; altresì, sempre il relatore, ha raccontato episodi personalmente a lui successi, o assistiti, per puntualizzare le difficoltà che sorgono nel gestire e coordinare i concitati momenti di soccorso quando la situazione si presenta drammatica. Molto spesso, spiega sempre Giuseppe Schillaci, ci sono persone che pretendono di prendere in mano la situazione senza rendersi conto quale sia il suo ruolo e pertanto possono nascere discordie fra soccorritori stessi.

L’impegno da parte del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta è svolto da squadre di volontari composti da professionisti e non, i cui compiti sono di pronto soccorso sanitario, soccorso tecnico-logistico ed assistenza alla popolazione nell’ambito del sistema nazionale di protezione civile in caso di pubbliche calamità sul territorio italiano, senza perseguire fini di lucro.