“Cento anni per ricordare”, un grande concerto alla Manteco per celebrare la fine della Prima Guerra Mondiale

L’evento si svolgerà sabato 3 novembre ore 21,15 in via Primo Maggio a Oste ed è realizzato in collaborazione con l’associazione Prato – Wangen. L’assessore De Masi:«Due popoli che un secolo fa erano nemici, oggi collaborano insieme e dimostrano l’importanza di un’Europa unita»

Due popoli, un tempo nemici, dopo un secolo ricordano insieme la fine di una guerra terribile, costata 15 milioni di morti. Sabato 3 novembre alle ore 21,15, nel bellissimo auditorium dell’azienda tessile Manteco di via Primo Maggio a Oste, il Comune di Montemurlo con l’istituto comprensivo “Margherita Hack”, l’associazione Prato – Wangen, la corale San Francesco e la Deutsch Radio, celebra l’anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale con un importante concerto dal titolo “Cento anni per ricordare”. Un evento che vede la partecipazione dell’orchestra “Ensemble Bisentium”, il coro “Oratorien Choir” di Wangen e la corale San Francesco che proporranno il Requiem K626 di Mozart diretto dal maestro Friedrich- Wilhelm Moller e alcuni brani molto noti legati alla Prima Guerra Mondiale come il “Testamento del capitano”.

I ragazzi della scuola media “Salvemini La Pira” di Montemurlo delle classi di tedesco, inoltre, interverranno leggendo – in italiano e tedesco – alcune lettere tratte dal libro “Diari di guerra” di Markus Wurzer dell’Università di Linz, che ha messo a confronto i diari di due giovani soldati appartenenti alle due parti del fronte: Bernhard Veitl di Linz e il pratese Dante Guarducci. Ciò che emerge dagli scritti sono gli stessi sentimenti di sgomento di fronte all’atrocità della guerra.

Il concerto, che vedrà sul palco la partecipazione, tra orchestrali e coristi, di oltre ottanta elementi, è stato reso possibile grazie al sostegno della Manteco, che ha messo a disposizione l’auditorium – archivio aziendale, la Marini Industrie, le Nuove Fibre, l’Ecocentro – Gruppo Esposito, la Banca Mediolanum, il Forno Ciolini di Montemurlo e il Gruppo 3D.

« Due popoli che un secolo fa erano nemici, oggi collaborano insieme e dimostrano l’importanza di un’Europa forte e unita, come garante di pace e stabilità. – dice l’assessore alla pubblica istruzione, Rossella De Masi – Inoltre, questo concerto rappresenta l’opportunità per iniziare un percorso di partecipazione attiva del mondo imprenditoriale in iniziative culturali. Attraverso la musica, l’arte, la cultura vogliamo valorizzare la bellezza del nostro patrimonio industriale, che costituisce la ricchezza del territorio in termini non solo economici, ma anche umani, culturali ed architettonici. Per questo ringrazio tutte le aziende che hanno creduto in questo progetto e che lo hanno sostenuto con forza». Il concerto di sabato 3 novembre chiude simbolicamente anche le celebrazioni per i trent’anni del gemellaggio Prato – Wangen, come spiega la vice- presidente dell’associazione Britta Von Websky: « La nostra associazione ha come missione quella di favorire gli incontri tra i giovani e più in generale tra le persone delle due realtà e la musica in questo senso è un mezzo straordinario di comunicazione e di unione». Il concerto sarà chiuso dall’esecuzione dell’inno europeo e dall’inno dell’associazione Prato – Wangen, composto dal vice – preside della scuola media Salvemini – La Pira, Paolo Fissi (le parole sono di un amico di Wangen), che ha anche realizzato un video che vede la partecipazione della banda di Wangen, della Corale San Francesco e di alcuni cantanti lirici pratesi:« Non sappiamo in quale modo ma il nostro inno è finito sul tavolo della Commissione europea che segue il programma “Europa per i cittadini” e ora siamo in corsa per diventare il miglior inno tra città gemellate a livello europee. Un’attenzione che ci riempie di gioia. Inoltre questo concerto dimostra come due popoli che cent’anni fa erano in conflitto, oggi siano fratelli e uniti dagli stessi valori».

La partecipazione al concerto è su invito. Per maggiori informazioni: coralesanfrancesco@libero.it