Centri diurni per disabili, Mazzanti (Fdi): “Ripristinare convenzioni con privati per garantire un servizio essenziale”

Prato,  La questione relativa ai centri diurni per disabili e le grosse difficoltà che questi stanno incontrando nel riavvio della loro attività sta avendo un profondo impatto negativo sui percorsi personalizzati di queste persone e sulla vita dei loro familiari. A sollevare il problema, in aperta polemica con le scelte della Regione Toscana, è il candidato di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni regionali Matteo Mazzanti, che sul punto annuncia anche un’interrogazione depositata in parlamento da parte dell’On. Donzelli (Fdi). «La decisione, tutta ideologica e preconcetta, di chiudere le porte alle collaborazioni con i privati nella sanità toscana – spiega Mazzanti in una nota – sta determinando i primi grossi disagi per i cittadini. I centri diurni per disabili, che per delibera regionale avrebbero dovuto già essere operativi da giugno, infatti stanno incontrando non pochi problemi ad adeguarsi ai protocolli previsti per la riapertura. È il caso di Prato ad esempio dove, a causa della mole di lavoro a cui è sottoposta in relazione all’emergenza epidemiologica Covid-19, l’Asl non riesce ad effettuare, in tempi compatibili con una riapertura a settembre, i test sierologici agli operatori delle strutture e ai loro potenziali ospiti, condizioni essenziali ed indispensabili per la ripresa del servizio».
«Quello che è un diritto garantito dai livelli essenziali di assistenza alle persone disabili – prosegue la nota – rischia quindi in Toscana di non essere assicurato nei mesi a venire. Un vero e proprio schiaffo sia a queste persone, che si vedono private di importanti momenti di socialità altrimenti difficilmente ripetibili, sia alle tante famiglie che grazie a queste strutture riescono ad adempiere ai loro impegni quotidiani affidando il proprio caro a professionisti capaci e competenti».
«Una vergogna – conclude la nota – che si poteva evitare ed in parte si può ancora attenuare se la Regione decidesse di ripristinare, come sto chiedendo a gran voce, le convenzioni con i soggetti privati, vigenti fino a giugno, per l’effettuazione dei test sierologici. In questo modo il carico di lavoro sulle Asl verrebbe a ridursi e si potrebbero accelerare le pratiche per la ripresa di un servizio assolutamente indispensabile come quello dei centri diurni per disabili».