Duecento persone per la cena rinascimentale alla Rocca

Ieri sera l’evento che rievoca il convivio che si prefiggeva di riavvicinare i fuoriusciti repubblicani e i Medici. Spettacoli di sbandieratori, musici e danze rinascimentali hanno animato la prima sera d’estate

Nella prima calda sera d’estate in piazza Castello a Montemurlo, ieri 21 giugno,  si è svolta la cena rinascimentale, evento promosso dal Comune con il Gruppo storico. Sono state quasi duecento le persone che hanno affollato piazza Castello alla Rocca e che non si sono volute perdere la magia di questo evento che precede il gran finale del Corteggio per le vie di Oste in programma domenica 24 giugno. Chiamarla semplicemente “cena”, infatti, è riduttivo. Per tutta la serata le varie pietanze sono state intervallate dagli spettacoli degli sbandieratori e dei musici del Gruppo storico, dalle danze e dalle musiche rinascimentali del “Duo per caso” e dallo spettacolo di fuoco di Manipura Fire. « Quello che vedete stasera è solo il momento finale di un lavoro che viene portato avanti durante tutto l’anno dal Gruppo storico che con impegno e passione è cresciuto moltissimo in questi anni, dimostrando uno straordinario radicamento al territorio e alla sua storia.» ha sottolineato il sindaco Mauro Lorenzini, ricordando ad esempio il progetto “sbandieratori” che il Gruppo storico porta avanti nelle scuole del territorio e che ogni anno riesce a far appassionare alle “discipline della rievocazione storica” decine di bambini. Il sindaco ha poi elogiato anche il ristorante “La taverna della Rocca” e il suo proprietario Alfio, partner insostituibile della cena rinascimentale. « I vecchi montemurlesi raccontano che se si posano le orecchie sui muri della Rocca si possono udire ancora le urla della battaglia di Montemurlo e lo scalpiccio dei cavalli – ha aggiunto il sindaco – La rievocazione storica promossa dal Gruppo storico tiene vive le nostre radici e la nostra cultura». Vuole la tradizione  che il banchetto fosse stato ideato dal montemurlese Felice Settesoldi, con il supporto della famiglia Pandolfini, allo scopo di riavvicinare i Medici all’opposizione repubblicana, capeggiata da Baccio Valori e Filippo Strozzi. Un tentativo che si rilevò, però, fallimentare e che sfociò nella famosa battaglia di Montemurlo del 1 agosto 1537. L’episodio storico, che segnò l’ascesa medicea in Toscana, è stato ben ricordato dal presidente del consiglio regionale, Eugenio Giani, che non è voluto mancare al suggestivo appuntamento. Al banchetto d’onore erano presenti anche il vicario del prefetto di Prato, Marisa Di Vito e il capodi gabinetto della Prefettura, il comandante  provinciale dei Vigili del Fuoco , Giancarlo Cuglietta, il consigliere regionale  Nicola Ciolini, il vice sindaco di Poggio a Caiano, Giacomo Mari, gli assessori del Comune di Montemurlo, Simone Calamai e Giuseppe Forastiero, il comandante della Tenenza dei carabinieri di Montemurlo, Quintino Preite, gli imprenditori Marco Biagioni della Luilor e Silvano Bacciottini della Bacciottini Fratelli. La serata è stata presentata da Patrizia Iovine dell’asd Corallo, mentre il tavolo dei nobili in costume è stato allestito da Cinzia Menichetti. Il menù della cena è stato curato dall’associazione Histoia edita, che ha riproposto la “filosofia rinascimentale”  del mangiar bene. Tutta l’organizzazione della serata è stata curata nei minimi particolari dalla presidente del Corteggio Storico, Tiziana Giagnoni, che ha elogiato il grande lavoro di squadra di tutti i componenti del Gruppo storico.