Eccedenze alimentari nelle scuole, riparte il servizio di raccolta per i bisognosi

Dopo lo stop imposto dalla pandemia, riparte il servizio di raccolta effettuato dalla San Vincenzo de’ Paoli Il cibo non somministrato nelle mense scolastiche sarà donato alle famiglie indigenti

Riparte il progetto di raccolta delle eccedenze alimentari nelle mense delle scuole di Montemurlo, dopo la sospensione imposta dalla pandemia. Dal prossimo 13 dicembre, grazie al protocollo d’intesa per la donazione delle cibo non somministrato nelle mense scolastiche – stipulata nel 2019 tra il Comune di Montemurlo, la Dussmann Service, società che gestisce il servizio di refezione, l’istituto comprensivo “Margherita Hack” e l’associazione San Vincenzo De’ Paoli- ripartirà la raccolta alimentare. I volontari dell’associazione San Vincenzo De’ Paoli il lunedì e giovedì recupereranno i pasti non sporzionati alla scuola media Salvemini La Pira mentre il venerdì saranno alle scuole primarie Hack e Manzi. Tutto il cibo delle mense non somministrato agli studenti (circa 1350 pasti ogni giorno ), quindi, sarà recuperato e distribuito alle famiglie bisognose del territorio. La Dussmann si è resa disponibile a sistemare gli alimenti avanzati in appositi contenitori per garantirne l’igiene e la sicurezza ed a etichettarli con le indicazioni del cibo contenuto e le modalità di utilizzo. « Siamo felici che finalmente si sia potuti ripartire con il recupero del cibo delle mense non somministrato e quindi ancora perfettamente integro- dice l’assessore alla pubblica istruzione, Antonella Baiano– È importante non sprecare e soprattutto sostenere le famiglie del nostro Comune che stanno attraversando un momento di difficoltà. Il cibo della mensa è buono ed è davvero importante che possa essere utilizzato bene». Il Comune di Montemurlo attraverso il progetto Vela, l’iniziativa promossa con l’associazione San Vincenzo De’ Paoli e la Caritas di Oste, aiuta le famiglie in difficoltà.

In questi anni di pandemia i fondi messi a disposizione dal Comune per provvedere alle necessità di chi è in difficoltà sono raddoppiati, passando dai 25 mila agli attuali 50 mila euro. Sono oltre 100 le famiglie montemurlesi che sono seguite dal progetto attraverso azioni di sostegno alimentare.