FESTA DELLA TOSCANA, GLI STUDENTI MONTEMURLESI ALLA SCOPERTA DELLE RIFORME LEOPOLDINE

Montemurlo Ieri mattina la presidente del consiglio comunale, Antonella Baiano, insieme alle colleghe di Prato e Carmignano, ha presentato agli studenti le iniziative che li vedranno protagonisti. Stamani l’apertura della Festa con un concerto al Politeama della Camerata strumentale Città di Prato

Ieri mattina le tre presidenti donne dei consigli comunali di Montemurlo, Antonella Baiano, di Prato, Ilaria Santi e di Carmignano, Belinda Guazzini, hanno fatto tappa alla scuola media “Salvemini – La Pira” di Montemurlo per presentare ai ragazzi delle classi prime e seconde, accompagnati dalla professoressa Luana Colzi, le iniziative della Festa della Toscana, che nei prossimi giorni li vedranno protagonisti. Stamani, infatti, in tutta la nostra Regione si celebra la Festa della Toscana che ricorda l’abolizione della pena di morte avvenuta il 30 novembre 1786, per la prima volta al mondo, ad opera del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo. Il tema scelto per questa nuova edizione della festa, che si celebra dal 2000, sono le riforme leopoldine in Toscana, ed in particolare le tre presidenti donne di Montemurlo, Prato e Carmignano, hanno scelto di far conoscere agli studenti l’impegno del Granduca a favore dell’emancipazione femminile attraverso la promozione dell’istruzione. Durante l’incontro Rita Iacopino, curatrice di Palazzo Pretorio a Prato, ha illustrato agli studenti la figura di Pietro Leopoldo e il quadro storico in cui si trovò ad operare. Una premessa importante per affrontare le visite che nei prossimi giorni attendono gli studenti montemurlesi sulle tracce di Pietro Leopoldo a Prato. I ragazzi della “Salvemini – La Pira” infatti vivranno la festa della Toscana attraverso varie iniziative. Questa mattina, 30 novembre, al Politeama parteciperanno al concerto della Camerata Strumentale Pratese che apre ufficialmente la festa. Successivamente andranno alla scoperta degli istituti di San Niccolò e di Santa Caterina che Pietro Leopoldo aprì all’istruzione femminile e della sala consiliare, dove il Granduca inaugurò una scuola di pittura. Al ritorno in classe i ragazzi elaboreranno quanto appreso durante le visite e tutti i lavori delle scuole di Montemurlo, Prato e Carmignano (anch’essi coinvolti nel progetto), saranno presentati a febbraio in Sala Banti. «La festa della Toscana quest’anno ci ricorda come l’emancipazione femminile nella nostra regione abbia radici lontane – conclude Antonella Baiano – Speriamo che attraverso questo progetto gli studenti imparino a conoscere meglio la storia e i luoghi della nostra provincia, ma soprattutto a capire che l’istruzione è alla base di qualsiasi forma di emancipazione».