IN MANETTE DONNA CINESE A MILANO. RICERCATA DA 11 ANNI PER VIOLENTA RAPINA. SI ERA RIFATTA IL VISO PER NON FARSI RICONOSCERE

In carcere è finita una donna cinese di 47 anni che nel 2007 aveva rapinato e ferito il suo amante, colpevole di essersi spacciato per un ricco imprenditore.
La 47enne orientale, all’epoca dei fatti, si prostituiva e aveva stretto una relazione con questo finto imprenditore, ma al momento che è venuta a sapere che l’amante non godeva di forti risorse economiche per come si era presentato, ha pensato bene di ingaggiare due complici per fargliela pagare. 
E così l’uomo è stato aggredito, poi picchiato e ferito a colpi di mannaia e con una spada da samurai dai tre complici. Dopodiché gli è stato sottratto del denaro. L’assalto dei tre è costato gravi lesioni alla vittima.
L’uomo ha esposto così denuncia a carico della donna e per lei era scattata, dal Tribunale di Prato, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere di cinque anni.
Nel frattempo, però, la donna si era trasferita a Milano dove aveva ripreso a svolgere il lavoro di massaggiatrice; e per non farsi riconoscere si era sottoposta a più interventi di chirurgia estetica che le avevano cambiato l’aspetto. Ma ciò non è bastato per sfuggire all’attento lavoro dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Prato, che non avevano mai smesso di cercarla. La donna è stata così localizzata in un appartamento del capoluogo lombardo dove svolgeva il proprio lavoro di massaggiatrice.