Notaio in manette per presunto spaccio di spaccio di droga

Cinquantotto grammi di cocaina pura, da cui si sarebbero potute ricavare 400 dosi una volta tagliata, è il quantitativo di stupefacente trovato nello studio di un noto professionista di Prato, a seguito di un’operazione condotta dal maggiore Vitantonio Sisto, comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri di Prato, in merito ad una serie di informazioni acquisite dagli investigatori che hanno portato dritto all’imputato.

Il blitz è scattato ieri l’altro mattina, venerdì 28 settembre 2018, in viale della Repubblica a Prato, nello studio del 75enne notaio, Placido Di Bella, da pochi mesi in pensione ma ancora attivo per sbrigare alcune pratiche rimaste in sospeso. Il quantitativo di droga è stato rinvenuto nel bagno dello studio, nascosto nel porta carta igienica. A quel punto per Di Bella è scattato subito il fermo.

Il professionista però, difeso dall’avvocato Alberto Cavaciocchi, dice di essere estraneo alla faccenda, di non esserne consumatore e neppure spacciatore e di non potersi nemmeno immaginare chi potesse mai avercela messa. La tesi difensiva, infatti, verte sulla questione che il bagno, dove è stata rinvenuta la droga, dà la possibilità d’accesso a più persone e pertanto, secondo la tesi del notaio, potrebbe essere stata un’altra persona ad avercela nascosta.

Per fare l’acquisto dei circa 60 grammi di cocaina pura, però, sono necessari circa 6mila euro, una somma che, dato l’alto tenore di vita del notaio, possiamo ritenere che sia alla sua portata, ma giacché al momento del fermo ha chiesto che gli venisse fatto un esame tricologico, non è da escludere che – confermata l’imputazione – l’uso di quella droga non fosse per ricavare soldi, non avendone bisogno, ma semplicemente da offrire. Una circostanza che comunque che non esula il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Nel tardo pomeriggio di venerdì, Di Bella è stato ascoltato dal sostituto procuratore Gianpaolo Mocetti, e l’interrogatorio è durato in Procura fin oltre le ore 21.00. Adesso il notaio è agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida del fermo, prevista per lunedì 1° ottobre.