Omicidio-suicidio, la tragedia probabilmente legata a questioni familiari. Il sindaco Calamai: «Una tragedia che colpisce tutti. Oste una frazione tranquilla»

Il sindaco Simone Calamai ieri sera si è recato sul luogo della tragedia:« Un grande lutto che ci colpisce e addolora. La vittima (Giacomo Pusceddu) era una brava personasocievole e ben voluta». Da qualche giorno pare che Maurizio Pusceddu fosse ospite del fratello a Oste

«Non vorremmo mai che accadessero tragedie come questa. Oste è una frazione tranquilla e questo terribile fatto di sangue ha colpito profondamente l’intera comunità». Queste le prime parole del sindaco Simone Calamai che già ieri sera, 3 giugno, si è recato il via Pomeria, 45, dov’è avvenuto l’omicidio-suicidio dei fratelli Pusceddu, Giacomo, la vittima, di 54 anni (residente nell’appartamento) e Maurizio di 60 anni, dal 2018 cancellato dall’anagrafe del Comune per irreperibilità. «Dai primi riscontri delle indagini, ancora in corso, il dramma dei fratelli Pusceddu non pare in alcun modo legato alla criminalità, ma purtroppo a questioni familiari che gli inquirenti avranno modo di accertareUn gesto folle e insensato che ha spezzato due vite. Ugrande lutto che ci colpisce e ci addolora. Per questo mi stringo in segno di cordoglio ai familiari delle due vittime». Dai racconti degli amici, pare che Maurizio Pusceddu, il fratello maggiore che ha rivolto l’arma contro Giacomo togliendosi poi la vita, da qualche giorno avesse già dimostrato segni di disagio. La famiglia Pusceddu era radicata sul territorio fin dagli anni Settanta, quando si trasferì a Montemurlo dalla Sicilia. Giacomo faceva l’operaio e viveva da sempre nel condominio di via Pomeria: «Le persone che conoscevano Giacomo Pusceddu lo descrivo come una bravissima persona, socievole e apprezzato da tutti. È davvero un dolore dove raccontare storie come questa », conclude il sindaco Calamai.