Prato, furti in città. Betti e La Franceschina (Lega): Prato sotto scacco, il 26 maggio per fortuna è vicino

«Sono decine solo nelle ultime settimane i furti compiuti nei confronti dei commercianti in numerosi quartieri della città. Al triste elenco si aggiungono quotidianamente nomi di attività commerciali, ultimo, poche ore fa, un panificio sito in zona Soccorso preso di mira per la seconda volta in pochi giorni. Non si tratta quindi solo di percezione, ma di attacchi reali non solo all’economia della città, ma alla sicurezza ed al benessere di tutti i cittadini.                                                                                                                                                     La maggior parte delle sottrazioni, infatti, hanno avuto per oggetto l’acquisizione di pochi spiccioli, ma hanno aumentato a dismisura il senso di insicurezza e paura di tutti i residenti». È questo il commento dei due candidati del Carroccio, La franceschina e Betti, all’ultima ondata di furti a Prato. «Il responsabile politico di questa incresciosa situazione – affermano ancora Betti e La Franceschini – non può che essere identificato nel sindaco uscente Biffoni, “colpevole” di essersi addirittura riservato la delega alla sicurezza.
Troviamo francamente ingiusto che i cittadini ed i titolari di esercizi commerciali debbano vivere costantemente nella preoccupazione a causa della inadeguatezza delle scelte politiche effettuate negli anni precedenti dalla Giunta uscente.
Ricordiamo che la sicurezza è uno dei punti cardine del programma elettorale della Lega a Prato. Per questo aumenteremo l’organico della polizia locale, prevedendo un pattugliamento capillare anche nelle zone periferiche, con installazione di telecamere nelle zone a rischio. Inoltre ci auguriamo di poter seguire l’esempio virtuoso del Sindaco di Cascina Ceccardi ed istituire anche a Prato la vigilanza privata notturna per integrare ed affiancare il lavoro già svolto sul territorio dalla Polizia Municipale», concludono i due candidati della Lega.

Eva Betti e Mirko La Franceschina