TRENTENNE CINESE SEQUESTRATA E RINCHIUSA IN UN NEGOZIO. BLITZ DELLA POLIZIA. MARITO E MOGLIE CONNAZIONALI ARRESTATI

L’operazione svolta dalla polizia per liberare la donna 30enne di nazionalità cinese posta sotto sequestro da suoi connazionali di 28 e 30 anni, ha avuto inizio quando il fidanzato della stessa ha dato l’allarme dopo avere ricevuto dalla donna messaggi d’aiuto.

Tutto è cominciato nella notte fra domenica 3 e lunedì 4 giugno 2018, in un’abitazione in località San Donnino. Secondo quanto è stato ricostruito, la coppia di coniugi cinesi sequestratori, marito e moglie, hanno fatto irruzione in quella casa e hanno prelevato con forza la donna e l’hanno portata al Macrolotto Zero.

Per che i due coniugi le abbiano preso i documenti, con tanto di passaporto e permesso di soggiorno, dopodiché l’abbiano costretta a salire nella loro auto.

Durante il tragitto in auto, da San Donnino al Macrolotto 1, prima che i sequestratori le togliessero di mano il cellulare, la donna è riuscita a mandare qualche messaggio sulla piattaforma WeChat; e in uno di questi messaggi è stata capace di fornire descrizione del mezzo e parte della targa.

Il fidanzato letto il messaggio si è rivolto alle forze dell’ordine chiamando un’amica a fare da interprete e ha dato loro tutte le indicazioni ricevute sul cellulare, che sono state sufficienti affinché gli agenti trovassero la macchina parcheggiata in via Rota e quindi il proprietario della stessa.

Al momento che il proprietario dell’auto è uscito per farsi riconoscere come legittimo proprietario del mezzo, dall’interno di un negozio non molto distante sono giunte grida, e così i poliziotti vi hanno fatto irruzione dentro e hanno trovato la moglie dell’uomo che stava schiaffeggiando la vittima.

Ancora da chiarire le motivazioni del sequestro, è auspicabile che possa trattarsi di una questione commerciale fra la coppia e la donna, e che ci sia a capo di tutto un prestito non saldato per aprire un’attività.