Apre “I Vivai al Parugiano”, il primo hotel quattro stelle “Superior” di Montemurlo, nato dal recupero di un pezzo di architettura e storia rurale locale

Si realizza il sogno della famiglia Corrieri: l’antico vivaio della vicina fattoria del Parugiano si è trasformato in un hotel con 15 camere e 9 suite. Già assunte 24 persone, a regime saranno 40. nella struttura una cantina con oltre trecento etichette. In autunno inizia la costruzione del centro benessere. Per il sindaco Calamai: «Una struttura che porta valore a tutta la comunità e permette di sviluppare al meglio la vocazione turistica del territorio»

A Montemurlo, in via Parugiano di Sopra, ha aperto “I Vivai al Parugiano”, il primo hotel quattro stelle “Superior” del territorio, una struttura ricettiva di qualità e charme, nata dal recupero di un antico immobile rurale (i vivai per la crescita delle piante della vicina Fattoria del Parugiano), fino a pochi anni fa in stato di degrado e abbandono. Oggi, l’inaugurazione dell’hotel è la concretizzazione del sogno della famiglia Corrieri, in particolare dei fratelli Massimo e Federico, già proprietari dell’azienda tessile Cofil, che qualche anno fa hanno avviato con passione la ristrutturazione dell’immobile ed hanno deciso di trasformarlo in un albergo con 15 camere e 9 suite, attrezzate con cucina e spazio esterno, per totali 51 posti lettoL’apertura dell’albergo ha portato grande valore al territorio anche in termini di posti di lavoro creati: sono state assunte già 24 persone (di cui 15 con contratto a tempo indeterminato), quattro stagionali per la piscina, ai quali si aggiungeranno altre sette persone addette, in un prossimo futuro, al centro benessere. Quando la struttura sarà a regime, in tutto saranno 40 le persone occupate. Tante anche le aziende di Montemurlo che hanno lavorato alla realizzazione della struttura e degli arredi: la Coedil di Daria Orlandi per le opere murarie, la Mama Design di Daniela Zanieri (che ha creato tutti gli arredi su misura per le camere e gli spazi comuni), Claudia Daneri di Opera prima per gli interni, la Bimitex per i tessuti dei divani della reception e la Luilor per i tessuti d’interno per le sedute del ristorante e tante altre ancora.

«Un nuovo spazio di grande pregio, che si aggiunge a quelli esistenti, e che arricchisce in maniera significativa l’offerta ricettiva di Montemurlo. – dice il sindaco Simone Calamai – Un settore, quello dell’accoglienza alberghiera, che a Montemurlo era sottodimensionato rispetto a quelle che sono le esigenze sia di tipo lavorativo che turistiche di un territorio vivo, al centro della Toscana e vicino alle più belle città d’arte della nostra regione. Questo nuovo spazio rappresenta un vero fiore all’occhiello e ci consentirà, come amministrazione comunale, di proseguire e ampliare il lavoro portato avanti da tempo sullo sviluppo turistico e di promozione territoriale. Una struttura che ha portato nuovi posti di lavoro e che rappresenta, dunque, un grande valore per tutta la comunità montemurlese».

Un hotel “unico”, lontano anni luce dalle proposte turistiche standardizzate, che propone un’architettura innovativa – il tutto curato da B-Arch di Alessandro Cappellaro e Sabrina Bignami- ma con un’organizzazione tradizionale, come la scelta di utilizzare materiali tipici della zona (pietra, cotto, intonaci naturali ecc..) ma declinati in un linguaggio contemporaneo. Elemento centrale dei “Vivai” è la luce, che diventa parte attiva e dinamica dell’interior design, tramite un suggestivo gioco di luci ed ombre. L’accoglienza del nuovo hotel è personalizzata ed esperienziale.

«Dopo quattro anni di lavori, purtroppo rallentati dall’emergenza Covid, siamo arrivati finalmente all’inaugurazione dei Vivai. – racconta Federico Corrieri – Come Cofil volevamo diversificare la nostra attività ed io personalmente avevo l’ambizione di creare un mio progetto e farlo funzionare al meglio. I Vivai vuol essere un’eccellenza nel settore della ristorazione, del settore alberghiero, una risorsa per tutto il territorio e la comunità montemurlese».

La struttura è dotata di un ristorante, che sarà aperto a tutti non solo agli ospiti dell’albergo, con una loggia aperta sul paesaggio (la Rocca di Montemurlo e la collina), tutti i tavoli, infatti, sono vicini alle grandi finestre apribili. Il ristorante, che aprirà i primi giorni di luglio, vanta poi una cantina con oltre trecento etichette di vini, frutto di oltre due anni di selezione con vini che vanno dai classici “super tuscan” a vitigni meno noti ma di grande qualità. Tutto al ristorante dei Vivai è “fatto in casa” dal pane, alla pasta, alla pasticceria e la “brigata di cucina” è composta da giovani con alle spalle già molta esperienza in locali di prestigio della ToscanaIl ristorante, una volta a regime, avrà la disponibilità di circa 120 posti e proporrà una cucina gourmet che darà valore ai prodotti del territorio. Pezzo forte dei “Vivai” è la piscina, creata per godere appieno dello spazio aperto, un pezzo di campagna che sopravvive tra fabbriche e città, dotata di bar e ristorante autonomi. « I “Vivai” rappresenta un hotel di alta gamma, tra i pochi presenti nella provincia di Prato. – spiega l’assessore alla promozione del territorio Giuseppe Forastiero – Una struttura che dà valore al territorio, crea occupazione e va a dare risposte alle esigenze di un turismo di qualità, che punta alla scoperta dei luoghi e delle eccellenze».

Il percorso di accoglienza e di benessere proseguirà in autunno con l’apertura di un centro benessere e di una sala multifunzionale per eventi, corsi, incontri e convegni, aperta a tutti, non solo agli ospiti dell’albergo.

Il complesso turistico vede inoltre l’utilizzo di impianti solari termici per la produzione di acqua calda nel rispetto dei criteri della sostenibilità ambientale. Il progetto è attento anche all’uso di materie naturali, secondo i principi della bio-architettura: è stato privilegiato l’utilizzo di materiali come il cotto, la pietra locale, il legno, ma anche il ferro. Massima attenzione anche all’impatto paesaggistico della struttura. Le sistemazioni esterne non prevedono recinzioni per delimitare la struttura, ma solo siepi e filari di alberi (ad esempio, gli olivi), in piena continuità con il contesto agricolo in cui è inserito il nuovo albergo. Infine, nel progetto è stata prevista la realizzazione di un nuovo tracciato per la via Parugiano di Sopra, che sostituirà l’attuale tratto di strada e allontanerà così il traffico veicolare dall’immobile ricettivo. Il vecchio tracciato della via Parugiano di sopra, riconosciuto come percorso poderale storico, rimarrà invariato nella parte che costeggia il Vivaio e sarà utilizzato sia come viabilità di servizio dai fruitori della struttura ricettiva sia come percorso pedonale aperto aperto a tutti.

L’idea è quella di tenere i i veicoli il più lontano possibile dalla parte alloggiativa dell’albergo per garantire la massima quiete, per questo i parcheggi sono stati posti a nord della struttura. Tutti i parcheggi sono stati dotati di colonnine per la ricarica delle auto elettriche. «Con il complesso ricettivo del Vivaio, Montemurlo va a colmare la necessità di una ricettività di qualità, che possa soddisfare sia le esigenze della clientela legata al distretto industriale che ai turisti che sceglieranno il nostro Comune come punto di partenza privilegiato per la scoperta delle grandi città d’arte, Firenze, Prato, Pistoia», conclude il sindaco Calamai.