Considerazioni in margine al Convegno sulla viabilità e infrastrutture: Firenze Prato una unica grande città?

Roberto Risaliti
Non vorremmo fare la fine di Mestre ! Tutti conoscono Mestre ,il centro principale  e industriale  della terraferma Veneziana ,  che conta circa 180.000 abitanti ma pochi sanno che Mestre non è né Provincia né Comune . Mestre fu Comune fino al 1926 poi fu annessa a Venezia.   Non vorremmo che Prato facesse la stessa fine!  Queste nostre considerazioni sono sorte in margine alle dichiarazioni fatte nel  Convegno sulla viabilità  e infrastrutture svoltosi lunedì scorso in Regione in cui si discuteva appunto dei collegamenti fra Firenze la Piana e Prato.
 Ci insospettiscono frasi come :”sarebbe la vera  quinta Città Italiana”   Chi? Leggiamo infatti  nel  comunicato della Regione: La ‘prospettiva Fi-Po rappresenta questa potenzialità, fondata anche sulla considerazione che oggi in Italia, secondo Giani, è improprio definire Firenze l’ottava città per numero di abitanti. Si deve invece considerare un’ area più grande, contigua, che con Firenze, la piana metropolitana e Prato rappresentano insieme una comunità di 700-800 mila abitanti che nello spazio di quindici chilometri condividono servizi, trasporti, relazioni commerciali e industriali e che rappresenta, nei fatti, la vera quinta città italiana. Firenze, Scandicci, Prato, Signa e Lastra a Signa, Campi Bisenzio, Sesto, Calenzano.    Mah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 Questa convinzione che Prato e Firenze siano una sola città è datata ma, a quanto pare, ancora non sembra  tramontata e in ogni occasione propizia viene ripresa e rilanciata in modo non poi tanto subliminale. Invero noi Pratesi non facciamo quasi niente per allontanare tale ipotesi. Ritornando all’oggetto del Convegno  rileviamo che  i lavori in progetto riguardano prevalentemente i Comuni della piana fiorentina facenti parte della città metropolitana e Prato è interessata  solo marginalmente con la  famosa Tramvia Pecci Fi e in un domani, lontanissimo, con il collegamento  alla Stazione ferroviaria  di Prato. Intanto i pendolari  pratesi devono scendere alle porte di Firenze ed usare i mezzi di trasporto del Comune di Firenze per recarsi al lavoro. Timeo Danaos et dona ferentes!