GIOVANE RITROVATA NUDA E SENZA VITA IN VILLA, MISTERO SUL DECESSO

di Roberto Fiordi

È avvolto nel mistero il ritrovamento del corpo nudo e privo di vita di una 20enne di origine marocchina avvenuto all’interno di un casolare. Da chiarire le dinamiche della sua morte. Le indagini dei carabinieri sono ancora in corso.

Arezzo – È  accaduto ieri, 11 marzo 2017, all’interno di una villetta di Cesa a Marciano della Chiana, il ritrovamento del corpo nudo e senza di vita, di una giovane marocchina di 20 anni residente con il fratello e la sorella a Sansepolcro, sempre in provincia d’Arezzo. Risulta che la giovane non avesse un’occupazione. Le cause che hanno portato al decesso della ragazza sono ancora da chiarire e i carabinieri ci stanno lavorando sopra, ma dalle prime ipotesi pare che la causa sia dovuta a un cocktail di stupefacenti.

Il corpo senza vita della giovane marocchina è stato rinvenuto con un asciugamano avvolto ai fianchi, all’interno di un alloggio ricavato dal frazionamento di un antico casolare, che la proprietaria, una donna di 50 anni, con il suo compagno, usa affittare per brevi periodi di vacanza. È stata la donna stessa a fare il ritrovamento del corpo della giovane marocchina e a dare l’allarme.

Secondo quanto la donna e il suo compagno hanno riferito ai carabinieri, l’alloggio era stato dato in affitto giovedì sera a 2 magrebini, che si erano presentati in compagnia della ragazza, e lo avrebbero dovuto lasciare sabato mattina. E ieri, secondo quanto ha affermato la proprietaria, intorno alle 12.00, vedendo tutto chiuso come se non ci fosse nessuno, è andata ad accertarsi, ma quando ha aperto la porta dell’appartamento ha trovato il corpo della povera 20enne riverso sul pavimento, privo di vita. Dei 2 magrebini nessuna traccia. Entrambi, però, sarebbero già noti alle forze dell’ordine per spaccio di droga.

Nel corpo della ragazza, dai primi riscontri accertati, sembra non esserci stati segni di violenza e l’appartamento si è presentato in ordine. Intanto che le indagini stanno andando avanti per chiarire con certezza le dinamiche sulla morte della giovane marocchina, le forze dell’ordine sono in azione anche nella ricerca dei 2 magrebini per sapere che cosa può esserci stato fra loro e la ragazza.

All’interno dell’appartamento sono state trovate tracce di marijuana e alcune scatole di antidepressivi, perciò le prime ipotesi degli investigatori si concentrano in una mescolanza di eroina, marijuana e antidepressivi. Sarà comunque l’autopsia, disposta dal sostituto procuratore Angela Masiello che conduce le indagini, che potrà dare una risposta più precisa.

Le ricostruzioni fatte dai carabinieri sulla vita della ragazza, dicono che si trattava di una ragazza tossicodipendente, in cura al Sert (Servizi per le Tossicodipendenze), e più volte aveva lasciato i centri di cura.