Gioventù senza Dio, gli studenti del Liceo Brunelleschi in scena lo spettacolo tratto dal romanzo di Ödön von Horváth. Il teatro per fermare le guerre

L’appuntamento è per lunedì 19 dicembre ore 21 alla Sala Banti. Lo spettacolo è frutto di un laboratorio, condotto dal regista e attore Stefano Luci, per il recupero della socialità dopo la pandemia e vuol far riflettere sui meccanismi che portarono all’ascesa del nazionalsocialismo, riletto dagli studenti in chiave attuale

Lunedì 19 dicembre ore 21 al teatro della Sala Banti di Montemurlo (piazza della Libertà) va in scena “Gioventù senza Dio”, spettacolo teatrale tratto dall’omonimo romanzo di Ödön von HorváthSul palcoscenico la giovane compagnia teatrale del liceo artistico Umberto Brunelleschi, diretta dal regista e attore Stefano Luci, premio Globo tricolore per il teatro e intercultura. “Gioventù senza Dio” è un testo fondamentale per capire le dinamiche che portarono all’ascesa del nazionalsocialismo, riletto dagli studenti in chiave attuale. Uno spettacolo importante per rimanere sempre in allerta contro ogni propaganda e manipolazione. Stefano Luci ci ridona un must della letteratura per i giovani, rileggendolo e puntando il dito contro i regimi autocrati odierni che manipolano e censurano le nuove generazioni per giustificare le loro guerre e i loro crimini contro l’umanità. Lo spettacolo è il risultato del laboratorio teatrale del liceo artistico “Umberto Brunelleschi”, Gli incontinenti, diretto da Stefano Luci e coordinato dai professori FrancescoGiura e Alessio MatteiniIl laboratorio, finanziato con Fondi Strutturali Europei tramite Progetto PON “Apprendimento e socialità”, è volto all’inclusione e al recupero della socialità dopo la pandemia, e ha visto la partecipazione di circa 25 alunni del Liceo artistico. Il Comune di Montemurlo ha dato il suo patrocinio mettendo a disposizione la Sala Banti per la rappresentazione. I meravigliosi abiti di scena sono realizzati dagli alunni dell’indirizzo Design della Moda, mentre la locandina è realizzata dall’indirizzo di grafica.«Il teatro una volta fermava le guerre, un intera stagione teatrale per fermare ogni guerra come accadeva in Grecia e la creazione di nuove generazioni portatrici di bellezza e bontà.Uno spettacolo di formazione, illuminante per capire la genesi, strisciante, sordida, del nazionalsocialismo.- spiega Luci- Il linguaggio di “Gioventù senza Dio” si presta a una lettura attualizzante, semplice e impattante, adatta ad un pubblico non necessariamente maturo. Un testo importante per rimanere sempre in allerta contro ogni propaganda e manipolazione, anche oggi, nel XXI secolo, con la guerra alle porte.» Ingresso libero e gratuito.