Il Rione montemurlese a rodeo: Aquile contro Draghi

Quasi come fosse la compagine di un poema epico di Omero, nell’arena dal manto erboso dell’Aldo Nelli di Montemurlo ieri, 6 luglio 2023, i protagonisti della lirica sono stati i giallorossi del Bagnolo, dietro le sembianze del Grifone, e i biancoverdi del Rione Strada Mulino nella parvenza dell’Aquila. Gli spalti dello stadio erano stracolmi di spettatori, un vero e proprio record. Parliamo di una stima che si aggira intorno alle 500 presenze paganti, ma ad esse ve ne sarebbero da aggiungere un altro centinaio circa tra biglietti omaggio ed entrate non corrisposte dal pagamento del ticket per esaurimento biglietti. Neppure durante una finale abbiamo assistito a una cosa di questo genere. Un primato che significa sfida! Significa duello! Significa concentrazione e adrenalina anche per i 22 atleti che allineati per la foto a metà campo osservano increduli lo straripamento della tribuna. L’aria si è fatta elettrica. Sono quasi increduli gli sguardi che si scambiano fra loro i giocatori. È importante non deludere il rispettivo tifo.

È così è stato, perché il match di qualificazione al trentaduesimo torneo dei rioni ha eruttato subito in una eccessiva grinta da parte dei due schieramenti. Se volessimo vederlo sul piano del gioco, sarebbe d’obbligo inquadrare la prima pericolosa azione della partita uscita dai piedi del Rione Bagnolo che, dopo appena una manciata di minuti dal calcio d’inizio, fa partire una palla infuocata verso la porta biancoverde, che però viene neutralizzata dalla difesa aquilina. Ma se in campo il Grifone fa partire palloni dal color infuocato come lo è il suo, allo stesso tempo la sua panchina è già rovente. C’è calore nel cuore dei commissari tecnici giallorossi, scorre energia nelle loro vene. Fin da subito mirano a caricare i loro ragazzi e a dare una determinata disposizione di gioco. Sanno di avere di fronte a loro un avversario temibile, assai ben preparato nonostante che in quella panchina ci sia assai meno fermento. D’altra parte così doveva essere: il Grifone rappresenta la potenza, mentre l’Acquila simboleggia la contemplazione.    

Tuttavia, però, il Rione Strada Mulino non si mette di lato ad osservare, e se anche nella propria panchina vi è una quiete assai dissimile da quella della panchina del Bagnolo, la sua reazione in campo è istantanea e determinante. S’impossessa della palla e raggiunge in un battibaleno la porta del Bagnolo, sfiorando appena di un soffio i pali della porta. Concentrati i giallorossi riprendono la palla e si portano in avanti, non vogliono e non devono abbassare lo sguardo sull’avversario. L’arena è calda, dal tappeto verde pare stia uscendo della lava da come è in fermento il gioco e il pubblico. 

I ragazzi del Rione Strada Mulino non si lasciano però ingannare dalla foga dei rivali, come neppure dalle grida che provengono da bordo campo; sono così determinati che in poco tempo riescono a scavalcare la metà campo e portarsi all’altezza dell’area bagnolese. Le gambe dei giallorossi corrono molto, sono disposte a fare il sacrificio di ripartire per spingersi in avanti, ma la risposta del Rione Strada Mulino è puntuale, come lo sono i capovolgimenti di fronte, e gli attacchi alla porta difesa dal portiere del Grifone.

Dopo aver contemplato la situazione in campo, l’Aquila inizia a spiegare sempre di più le ali e a dare al gioco una prospettiva sempre più offensiva, al punto di far piovere sulla porta dell’estremo difensore bagnolese palloni dovunque. Uno di essi va addirittura ad infrangersi sull’incrocio dei pali. La partita è piacevole. Sugli spalti i tifosi si divertono. Incitano la propria contrada. Fanno esplodere fumogeni in continuazione. Lo fanno persino i tifosi del Bagnolo nonostante che la loro squadra si stia trovando sempre più in difficoltà. Trascorrono i minuti ma forse l’Aquila non ha ancora aperto i propri artigli. O forse è la preda che ha saputo come fuggire dai suoi attacchi.

Questo continuo rimbalzar di palla a reti inviolate dura per circa un quarto di partita, fino a quando gli artigli dell’Aquila non riuscono ad afferrare il primo gol a proprio favore.

Occhi spalancati e lingue infuocate, sono gli sproni che i grifoni della panchina riversano sulla propria squadra. Necessita da parte sua un’orgogliosa reazione. E le possibilità ci sarebbero giacché il Rione Bagnolo è una squadra ben impostata in campo e con la voglia di arraffare il pareggio. Dunque si riprende da metà campo con vivacità e carattere da parte del rione in svantaggio, ma il gioco sornione dei biancoverdi si fa sempre più pericoloso in area avversaria fino a raggiungere il secondo gol al 37esimo minuto.

Questo risultato porta le squadre negli spogliatoi e il secondo tempo riparte sempre con la pressione del Rione Strada Mulino sulla metà campo avversaria. Il Rione Bagnolo, comunque, non demorde, nonostante lo svantaggio cerca le giuste coordinate per limitare i danni. L’assalto biancoverde è tuttavia persistente e il portiere giallorosso è impegnato in continue parate; fra le quali un tiro dagli 11 metri concesso al Rione Strada Mulino.

Il tifo dal Rione Bagnolo insiste a incoraggiare la propria squadra, incendiando continuamente fumogeni colorati. Tuttavia il nervosismo sulla panchina dei giallorossi s’infiamma sempre di più fino ad arrivare a farsi espellere dal direttore di gara, per doppia ammonizione, il primo allenatore assieme a 2 giocatori.

Il Rione Strada Mulino trova la giusta guida per realizzare altre due reti, rispettivamente al minuto 55esimo e 70esimo. A quel punto, però, il match va sempre più in fibrillazione ed è allora che i biancoverdi si procurano il calcio di rigore parato dal portiere. Ciò accade quasi in chiusura di partita.

Con il rigore parato si chiude la partita. Il prossimo turno ci sarà questa sera, venerdì 7 luglio, e a sfidarsi – sempre allo stadio Aldo Nelli di Oste- saranno i rioni dell’Oste centro e del Novello.

componente del gruppo fotografico ZOOMzoom

 

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