Mensa scolastica, da settembre niente più piatti portati da casa
Nelle tre scuole primarie comunali (Morecci, Oste e Bagnolo) installate le lavastoviglie che consentiranno di lasciare a casa gli zainetti con i piatti in plastica. Anche alla primaria del Sacro Cuore niente più piatti da casa. L’assessore alla pubblica istruzione Baiano:« Il piatto in ceramica educa al riuso e si sgravano le famiglie da una quotidiana incombenza»
Da settembre sono in arrivo positive novità per le famiglie montemurlesi con figli in età scolare. I bambini che frequentano la scuola primaria all’ “Alberto Manzi” di Morecci, alla “Margherita Hack” di Bagnolo, all’”Anna Frank” di Oste e alla paritaria del Sacro Cuore di piazza Contardi a Montemurlo non dovranno più portare da casa i piatti per la mensa. Nei refettori scolastici delle primarie del territorio, infatti, sono state installate delle lavastoviglie che consentiranno di lavare direttamente a scuola piatti e bicchieri usati per il pranzo.
Addio quindi a bicchieri e piattini in plastica riposti in sacchetti e zainetti: da settembre tutti i bambini che frequentano le scuole primarie a Montemurlo mangeranno in piatti in ceramica e berranno i bicchieri di vetro, proprio come a casa. Le lavastoviglie sono state installate direttamente dall’azienda che ha vinto l’appalto per la refezione scolastica, la Dussmann Service srl, multinazionale tedesca. Un vantaggio per l’igiene dei bambini (niente più piatti sporchi negli zaini), ma anche per i genitori che ogni sera non dovranno più preoccuparsi di lavare e preparare le stoviglie per il pranzo del giorno successivo. «Una scelta importante e vantaggiosa, che andrà anche a ridurre la quantità di rifiuti prodotti. Molto spesso succedeva, che alcuni bambini si dimenticassero di portare l’occorrente per il pranzo e quindi si era costretti a ricorrere a piatti e bicchieri in plastica. D’ora in avanti questo disagio non esisterà più, perché tutte le stoviglie saranno lavate e riposte nei locali mensa», spiega l’assessore alla pubblica istruzione, Antonella Baiano. Inoltre, l’uso della ceramica dà altri vantaggi. C’è la sicurezza di un materiale sano, che non rilascia sostanze chimiche con le alte temperature. C’è la certezza di ridurre l’inquinamento da microplastiche, un dramma che ha ulteriori risvolti negativi per la salute pubblica. «Non va poi dimenticato l’aspetto educativo: il piatto in ceramica e il bicchiere di vetro si usano per responsabilizzare il bambino. Usare un piatto lavabile educa le prossime generazioni al riuso, al rispetto dell’ambiente, allontanandole dalla cultura dell’usa-e-getta».
Il Comune di Montemurlo ha indicativamente stabilito come date per l’avvio della mensa scolastica alla scuola primaria e dell’infanzia lunedì 23 settembre, mentre alla scuola media la prima settimana di ottobre.
Dallo scorso febbraio nelle scuole montemurlesi, infine, è partito un altro importante progetto contro lo spreco di alimenti. Tutto il cibo delle mense non sporzionato e non somministrato agli studenti (circa 1350 pasti ogni giorno ), dunque perfettamente integro, non finisce più nella spazzatura, ma è recuperato dai volontari della San Vincenzo e distribuito alle famiglie bisognose del territorio. Grazie alla disponibilità dell’azienda che gestisce la refezione scolastica, gli alimenti avanzati sono sistemati in appositi contenitori per garantirne l’igiene e la sicurezza ed etichettati con le indicazioni del cibo contenuto e le modalità di utilizzo.« Una mensa sempre più ecosostenibile ma anche solidale», conclude Baiano.