Servizi demografici, il Comune toglie alcuni diritti segreteria

Si tratta dei diritti pari a 0,26 ed 0,52 euro richiesti per il rilascio di certificazioni anagrafiche manuali, autenticazioni di firma o copia, legalizzazione di fotografia. Obbiettivo: semplificare e far risparmiare tempo ai cittadini e agli operatori. Gli incassi derivanti da questi diritti ammontano a poche centinaia di euro annue, nessun danno per il bilancio dell’ente

Il Comune di Montemurlo cancella i diritti di segreteria applicati alla documentazione rilasciata dai servizi di anagrafe e stato civile. Non si pagheranno più 0,52 euro e 0,26 euro per autentiche di copia e di firma, certificazioni anagrafiche manuali (quelle online erano già gratuite), per la legalizzazione della fotografia, per l’autentica di firma in caso di passaggio di proprietà dei veicoli e per le attestazioni anagrafiche di iscrizione e di soggiorno di un cittadino dell’Unione europea. Un passo deciso dell’amministrazione comunale verso la semplificazione delle procedure nell’interesse del cittadino. Il pagamento dei diritti di segreteria, infatti, ogni anno porta nelle casse comunali piccole cifre a fronte di disagi per i cittadini e operatoriNel 2021 gli introiti dei servizi demografici inerenti i diritti di segreteria sono stati complessivamente 325 euro, di cui 127,92 euro per i diritti derivanti dal pagamento di 0,26 euro e 197,08 euro per i diritti da 0,52 euro.

L’attività di incasso dei diritti di segreteria da 0,26 e 0,52 euro comporta, di fatti, un notevole dispendio di tempo sia da parte degli operatori sia dei cittadini che, trattandosi di somme di piccolo importo, frazionate in centesimi, impongono la gestione dei resti e l’allungamento dei tempi di attesa dell’utenza. C’è poi la questione della burocrazia: il maneggio di denaro pubblico, seppur di piccole cifre si tratta, comporta sempre la produzione di atti (rendicontazione, versamento in tesoreria, registrazioni contabili, ecc…), il cui costo finale non è proporzionato agli introiti effettivamente incassati.

«L’obbiettivo del Comune è quello di modernizzare e semplificare l’azione della Pubblica Amministrazione, rendendo più veloci ed efficaci i servizi ai cittadini. – spiega il sindaco Simone Calamai – Per questo vogliamo favorire la ricezione delle istanze e l’invio dei relativi atti tramite l’utilizzo dei mezzi telematici, incentivare l’utilizzo del portale telematico di emissione online dei certificati anagrafici e i sistemi di pagamento online come PagoPa. La pandemia ci ha insegnato bene quanto sia importante avere accesso ai servizi online senza spostarsi da casa, accedendo tramite Identità digitale o la carta d’identità elettronica da un computer o smartphone. L’eliminazione di questi diritti di segreteria va proprio nella direzione della semplificazione e del miglioramento dei servizi al cittadino».

Restano, invece, invariati i diritti per l’emissione della carta d’identità elettronica fissati a 22 euro e a 5,42 euro per la carta d’identità cartacea, che, però, viene emessa solo per comprovata impossibilità al rilascio di quella elettronica.