Solidarietà ai lavoratori della Gkn, anche il consiglio comunale Montemurlo approva un ordine del giorno contro i licenziamenti

Consenso unanime delle forze politiche per il documento presentato dai gruppi consiliari Pd e Amare Montemurlo. Il sindaco Simone Calamai:« Il lavoro è dignità: necessario arrivare presto ad una normativa che impedisca le delocalizzazioni industriali per aziende che hanno beneficiato di fondi pubblici»

Anche Montemurlo esprime il proprio sconcerto di fronte ai licenziamenti dei 422 lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio e rinnova la solidarietà al Collettivo di fabbrica che da oltre un mese presidia lo stabilimento. Il consiglio comunale ieri, 4 agosto,

ha approvato all’unanimità l’ ordine del giorno presentato dai consiglieri del gruppo Pd e Amare Montemurlo sui licenziamenti della società GKN per impegnare il sindaco e la giunta a «sollecitare urgentemente l’apertura di un tavolo di crisi – è scritto nel documento – con Regione Toscana, Provincia di Prato, gli organi di Governo nazionale (Mise e Ministero del lavoro), organizzazioni sindacali e tutte le parti sociali coinvolte, al fine di adottare misure concrete e immediate a sostegno dei lavoratori licenziati facendo ricorso agli ammortizzatori sociali o altre misure per dare sostegno economico ai lavoratori e alle loro famiglie».

Il sindaco Simone Calamai, che nelle settimane scorse si è recato a Campi Bisenzio al presidio dei lavoratori della Gkn per portare la sua solidarietà e il 19 luglio ha partecipato a Firenze alla manifestazione in piazza Santa Croce, sottolinea con forza che sulla crisi bisogna tenere alta l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica:« Il lavoro è dignità. Quanto accaduto ai lavoratori della Gkn – licenziati con una mail – è vergognoso e inaccettabile in un Paese civile come l’Italia. È necessario arrivare quanto prima ad una normativa nazionale ed europea che impedisca ad aziende come la Gkn, che hanno usufruito di fondi statali e regionali pari a oltre 3 milioni di euro, di delocalizzare per semplici motivi di vantaggio fiscale e agevolazioni salariali. Lo stabilimento di Campi Bisenzio era in attivo e rappresentava un’eccellenza in fatto di tecnologia 4.0, pertanto i licenziamenti risultano incomprensibili. Il prossimo 11 agosto ci sarà una nuova mobilitazione ed è importante continuare a stare al fianco dei lavoratori della Gkn»

Purtroppo la Gkn non è l’unico caso di crisi aziendale aperto in Italia. I capigruppo del Pd, Manuel Fava e di Amare Montemurlo, Alessandra Colzi hanno ricordato i 152 lavoratori della Giannetti Ruote, i 176 dellla Bakaert di Figline Valdarno, i 340 della Whirpool di Napoli:« Purtroppo quella della Gkn non è né la prima né l’ultima di una lunga serie di licenziamenti, chiusure e delocalizzazioni che stanno colpendo i lavoratori del nostro Paese- dicono Fava e Colzi- Dobbiamo mettere in campo tutte le forze possibili e ognuno, in base al ruolo che ricopre, ha il dovere di far sentire la propria voce, affinché ci sia vera tutela dei lavoratori e delle loro famiglie. La politica deve, con fatti concreti, fare la sua parte».