Storie di rinascita e coraggio, la rassegna La rosa di Gerico inizia con la presentazione del libro “Manuale di sopravvivenza ad un ritardo mentale – quello di tuo figlio”

Appuntamento domani, sabato 1 dicembre, ore 17 al centro diurno per disabili La Tarta-ruga. Seguirà un’ apericena

Inizia domani, sabato 1 dicembre “La rosa di Gerico”, la rassegna promossa dall’assessorato alle pari opportunità del Comune, che propone una serie di storie di rinascita e di coraggio, di chi non si è arreso di fronte alle difficoltà e al dolore ma ha trovato il modo di reagire ed andare avanti portando un esempio di forza e positività. Il primo appuntamento è domani 1 dicembre ore 17 al centro diurno per disabili La Tartaruga (via Menotti, Montemurlo) con Simona Ubertini, autrice del libro “Manuale di sopravvivenza ad un ritardo mentale – quello di tuo figlio”, dove racconta la difficile quotidianità di una famiglia alle prese con un figlio con un ritardo mentale grave, ma anche la voglia di non arrendersi e di vivere una vita “normale”, magari condita da un pizzico di simpatia.

« La rassegna “La rosa di Gerico” è strettamente collegata alle altre iniziative portate avanti dall’assessorato alle pari opportunità in tema di lotta alla violenza sulle donne, perché lo scopo principale che ci poniamo è quello di offrire esempi positivi di rinascita, di coraggio, di non rassegnazione . – spiega l’assessore alle pari opportunità, Luciana Gori – Non a caso iniziamo con la storia di Simona, una mamma di Montale, forte e coraggiosa che, con il suo libro, è riuscita a sorridere su una quotidianità fatta di mille difficoltà a causa del grave ritardo mentale del figlio».

Leonardo è il figlio di Simona Ubertini, un bambino bellissimo di sei anni, nato prematuro alla 27esima settimana. Nonostante la precocità, Leonardo nasce sanissimo, se non ché, a soli due giorni di vita, ha un arresto cardiaco e un’emorragia cerebrale di quarto livello che compromettono per sempre le sue funzionalità cognitive. Inizia così la nuova vita di Simona che, invece, di scegliere la strada della disperazione, della chiusura, lotta per questo figlio così speciale, nonostante diagnosi mediche che talvolta assomigliano a “sentenze di morte senza speranza”, lotta per dargli l’opportunità di vivere una vita il più possibile normale e per non far pesare troppo al fratellino Giulio una situazione familiare davvero difficile.:« Nelle pagine del libro racconto una giornata tipo di Leonardo e di come cambiano i rapporti in una famiglia che deve gestire una persona con disabilità, non necessariamente un figlio, ma anche, ad esempio, un genitore colpito da Alzheimer. – spiega Simona Ubertini – L’idea di scrivere questo libro nasce prima di tutto dall’esigenza di condividere la mia esperienza con altri genitori che si trovano nella mia stessa condizione. Il mio più grande desiderio sarebbe quello di poter creare sul territorio un gruppo di persone che vivono l’esperienza della gestione della disabilità e sono disponibili a incontrarsi, ad aprirsi e a raccontarsi emozioni, difficoltà problemi. Mi piacerebbe poter formare una rete che potesse dare supporto a livello psicologico e anche materiale ai genitori e familiari di persone con queste gravi disabilità, magari anche attraverso la creazione di un blog con consigli di medici, specialisti e il racconto di storie ed esperienze. Ho provato varie volte a lanciare l’idea ma purtroppo ancor oggi c’è la convinzione che la disabilità sia un problema da nascondere».

Dopo la presentazione del libro di Simona Ubertini, che sarà preceduta dall’introduzione dell’assessore Luciana Gori e di Giacomo Marcou, che ha curato la prefazione del libro, seguirà un apericena curato dal centro diurno per disabili di Montemurlo La Tarta-ruga. Ingresso libero.