WeCare 4.0, si conclude il grande progetto di prevenzione di San Patrignano  

Oltre 20mila studenti delle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Marche e Trentino Alto Adige raggiunti grazie alle attività educative sostenute dal Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Dopo due anni di intensa attività, dibattiti e incontri, si chiude il progetto WeCare 4.0, la vasta campagna di prevenzione e ascolto organizzata dalla Comunità San Patrignano e sostenuta dal Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri per affrontare nelle scuole il tema del disagio giovanile e del contrasto alle dipendenze da sostanze stupefacenti. Emilia-Romagna, Lombardia, Marche e Trentino – Alto Adige sono state le regioni coinvolte nel progetto che ha così avvicinato oltre 20.000 studenti dai dodici ai diciannove anni delle scuole medie e superiori.

WeCare 4.0 ha cercato, attraverso le sue varie iniziative, di stimolare nei ragazzi e nelle ragazze un più forte senso di responsabilità sociale affinché possano poi diventare gli ideali tutor dei loro amici e compagni. Per questa ragione, sono stati predisposti quattro distinti percorsi di tutoraggio, uno per regione, aperti ai soli iscritti alle classi 3° e 4° superiori, che si sono conclusi con l’organizzazione, da parte loro, di format di prevenzione rivolti ai più giovani. È la logica della peer-to-peer education, che vede i ragazzi, da “pari a pari”, appunto, informare ed educare i loro stessi compagni. Per quanto riguarda le altre attività, sono stati organizzati un totale di 16 format teatrali per tutte le classi di medie e superiori a cui hanno partecipato oltre 5.000 ragazzi. I 37 workshop aperti solo alle scuole di primo grado, hanno invece coinvolto 2.700 giovani. Gli incontri più frequentati sono stati gli 83 dibattiti, preziosi momenti di discussione e incontro, che hanno raggiunto più di 12.500 giovani.

Le attività sono state molto apprezzate dagli studenti, come hanno confermato gli stessi attraverso il questionario sottoposto loro nella valutazione di gradimento e dell’efficacia del progetto redatta in collaborazione con l’Università di Bologna. “Si è creata una sintonia importante tra gli istituti coinvolti grazie all’attenzione e alla sensibilità dei dirigenti scolastici e dei docenti che avvertono sempre più la necessità di interventi integrati e concreti tra tutti coloro che affiancano i giovani nel loro percorso di crescita – ha dichiarato Silvia Mengoli, coordinatrice del progetto – Purtroppo stiamo assistendo ad un continuo aumento dell’uso di droga tra i giovani e al preoccupante abbassamento dell’età del primo contatto. Per questo abbiamo scelto di dedicare le nostre attività anche agli studenti delle scuole medie, realizzando interventi innovativi per creare un canale emotivo e un dialogo diretto tra i nostri ragazzi e gli studenti che abbiamo incontrato”.

A completamento dell’esperienza, è stato realizzato anche il concorso Contest WeCare 4.0, rivolto a tutte le classi che hanno partecipato al progetto, chiamate a inventare uno slogan per una futura campagna di comunicazione contro le tossicodipendenze e il disagio giovanile. Fra i 146 elaborati raccolti, è stata decretata vincitrice la 3°C dell’Istituto Comprensivo di Barlassina, in provincia di Monza e Brianza.