A Montemurlo un tavolo sul caro energia con tutte le categorie economiche e la Camera di Commercio. I primi obbiettivi da perseguire:fare rete, trovare soluzioni strutturali a livello locale e porre un tetto ai costi energetici

Il sindaco Calamai è preoccupato dei futuri scenari legati alla crisi energetica in atto che già dall’autunno, se gli incentivi statali non verranno prorogati, rischiano di mettere in ginocchio molte imprese. Tutti insieme, Comune, Camera di Commercio e categorie economiche, per trovare soluzioni concrete e scongiurare la chiusura di aziende che rappresentano anelli fondamentali della filiera tessile

C’erano tutti stamattina in municipio a Montemurlo al tavolo sul “caro energia” convocato dal sindaco Simone Calamai per cercare di dare risposte concrete a imprese e famiglieNon c’è tempo da perdere e il Comune di Montemurlo, come preannunciato qualche settimana fa dal sindaco, ha chiamato a raccolta i rappresentanti di tutte le categorie economiche e la Camera di Commercio, rappresentata dalla sua presidente Dalila Mazzi, che, come imprenditrice, il problema dell’esponenziale aumento dei costi energetici lo conosce bene. Oltre a Dalila Mazzi al tavolo di lavoro erano presenti Daniele Chersi di Confindustria Toscana Nord, Marco Antraciti di Confcommercio Pistoia – Prato, Ludovica Rosati di Confesercenti Prato, Sandro Orlandini di Cia Prato, Claudio Bettazzi presidente di Cna Toscana Centro e Davide Majone di Confartigianato Imprese Prato. Tutti hanno rilevato che, se gli incentivi statali non verranno rinnovati, il rischio è di ritrovarsi già dall’autunno con imprese in crisi. Un’eventualità che il sindaco Calamai vuole scongiurare in ogni modo, anche perché questo vorrebbe dire innescare una crisi sociale legata alla perdita di posti di lavoro. Quindi, stamattina il sindaco Calamai ha convocato la prima riunione del tavolo di lavoro sulla crisi energetica con il fermo obbiettivo di trovare soluzioni o possibili proposte per dare risposte immediate a quello che è il tema del caro energia che sta mettendo in ginocchio tante imprese del distretto. Un vero paradosso, perché, proprio nel momento della ripresa post pandemica, i costi energetici per produrre sono diventati insostenibili, soprattutto per tutte quelle imprese “energivore”, sia di energia elettrica che di gas, che rappresentano un anello fondamentale per far funzionare la filiera tessile (rifinizioni,imbozzimature, finissaggi, tintoriee che ora rischiano di chiudere schiacciate dai costi delle bollette di gas e luce«Un problema che riteniamo dover affrontare tutti insieme, istituzioni locali, Camera commercio, categorie economiche. – spiega il sindaco Simone Calamai– Vogliamo capire quello che può essere utile in questo momento per aiutare i nostri imprenditori, ma anche le famiglie che subiscono i costi dei rincari energetici»Tra i temi affrontati c’è quello del contenimento delle tariffe energetiche, come spiega Dalila MazziGli incentivi governativi, che speriamo possano essere prorogati anche per il terzo trimestre, da soli non possono rappresentare la soluzione del problema. A livello territoriale con l’amministrazione comunale stiamo cercando soluzioni per dare risposte alle aziende. Il governo deve fare pressione sull’Europa per stabilire un prezzo massimo dell’energia elettrica altrimenti non riusciamo ad andare avanti. La materia prima è schizzata a costi troppo elevati e le aziende non riescono più ad essere competitive. Pertanto, riteniamo l’individuazione di un tetto massimo per il costo dell’energia, un aspetto imprescindibile». Il tavolo di lavoro sul caro energia sarà riconvocato a breve a Montemurlo e proporrà soluzioni concrete e condivise che possano essere, almeno in parte, la risposta a questo difficile momento. «Come amministrazione comunale abbiamo ritenuto doveroso fare rete e impegnarci per trovare soluzioni concrete e strutturali a livello locale. Vogliamo scongiurare possibili crisi aziendali o peggio chiusure.- continua il sindaco Calamai – Dobbiamo pretendere un tetto per i costi energetici e sperare in maggiore stabilità a livello internazionale per evitare l‘oscillazione continua dei costi»

Anche l’assessore al Suap, Alberto Vignoli mette in evidenza come i costi energetici per le imprese del distretto abbiano iniziato a crescere già da ottobre 2021 sfiorando il 100% dei rincari « addirittura per il gas metano il costo della materia prima è lievitato del 2mila percento. Gli aiuti statali non possono rappresentare una soluzione per le imprese, perché hanno una durata limitata nel tempo. Noi dobbiamo trovare soluzioni strutturali che garantiscano risposte durature nel tempo alle imprese della filiera del nostro distretto. La nostra preoccupazione è soprattutto per i prossimi mesi, perché rischiamo di trovarci dopo l’estate con aziende in crisi, se le cose non cambieranno e i consumatori non possono farsi interamente carico degli aumentati costi di produzione».