Progetto Fabbrica Rossa, firmato l’atto di adesione, in estate al via alla demolizione

Con la firma dell’atto di adesione e d’obbligo per il programma Rigenerazione Urbana, l’amministrazione comunale inizia la fase operativa del Pnrr. La cessione della proprietà della Fabbrica Rossa ha consentito, infatti, al sindaco Calamai di poter firmare l’atto di assenso con il ministero dell’Economia e Finanze per il trasferimento dei 5 milioni di euro del Pnrr per il progetto di rigenerazione urbana

 

Nei giorni scorsi sono stati firmati due importanti atti in merito al percorso di rigenerazione urbana del centro di Oste. In primo luogo è stata firmata la convenzione urbanistica disciplinante gli aspetti e gli obblighi principali della grande trasformazione del centro della frazione e comprendente la cessione dell’immobile della Fabbrica Rossa al Comune di Montemurlo. Firmatari della convenzione la famiglia Banci (presenti i fratelli Enrico e Luigi Banci), proprietaria del grande capannone da tempo dismesso nel centro della frazione, e il Comune di Montemurlo nella persona della dirigente, l’architetto Sara Tintori. Si è trattato di un primo passaggio fondamentale che ha consentito al sindaco Simone Calamai di poter successivamente firmare l’atto di “assenso e d’obbligo” per la sottoscrizione con il ministero dell’Economia e Finanze del finanziamento da 5 milioni di euro di fondi del Pnrr, piano nazionale di ripresa e resilienza, che darà gambe al grande progetto di riqualificazione del centro cittadino di Oste. Con la firma dell’atto di adesione per il programma Rigenerazione Urbana, l’amministrazione comunale inizia così la fase operativa del Pnrr e la concretizzazione della trasformazione dell’area centrale di Oste. Il privato, così come prevede l’accordo, inizierà a breve (non oltre l’estate) la demolizione dei capannoni industriali dismessi dell’ex Fabbrica Rossa (circa 15mila metri quadrati) ed entro l’anno la grande fabbrica libererà una area molto grande del centro di Oste. « Il progetto della Fabbrica Rossa inizia ad entrare nella sua fase operativa – sottolinea il sindaco Simone Calamai– Un grande progetto che rafforzerà la presenza dell’amministrazione comunale e dei servizi pubblici nella frazione. Dopo Montemurlo andiamo a riqualificare completamente anche il centro della frazione di Oste, che troverà nuovi spazi per la socializzazione e servizi per i cittadini e un rinnovamento della sua area centrale».

Scopo dell’intervento, infatti, è dare al centro della frazione una vera identità urbana, liberando l’area centrale – compresa tra via Oste, via Lavagnini e via Garigliano – dai vecchi manufatti, risalenti all’inizio degli anni Settanta e da tempo non più operativi e che non restituivano più alcuna utilità alla cittadinanza. Tra gli interventi più significativi, destinati a cambiare il volto della frazione che da sempre ha legato il suo nome al lavoro, c’è l’arrivo di un teatro – auditorium da 300 posti, che caratterizzerà tutta l’area centrale. Uno spazio culturale di qualità pensato dall’amministrazione comunale per spettacoli, concerti e conferenze. A breve partirà la progettazione esecutiva dell’intervento che dovrà essere concluso entro il giugno 2026.

Il privato potrà sostituire una parte della superficie della Fabbrica rossa con residenze e negozi pari a circa il 25-30% dell’intero intervento (circa 3500 metri quadrati). Le quantità di tipo commerciali saranno limitate e riguarderanno solo il piano terra del nuovo edificio. La maggior parte delle trasformazioni avranno un carattere pubblico. In particolare i nuovi spazi (verde e piazza) saranno connessi con la piazza Amendola e consentiranno di ampliare le dotazioni sociali e culturali per la cittadinanza in particolare per gli anziani e per i giovani.

Attraverso lo strumento della perequazione urbanistica i volumi demoliti nel centro di Oste e non utilizzati saranno trasferiti in altre zone della città. In particolare, 2mila metri quadrati di superfici saranno destinati a nuove residenze da realizzare nella zona di via Aldo Moro in centro a Montemurlo.

Sono, invece, 6400 metri quadrati di superficie quelli che avranno una destinazione produttiva. Nella zona di via Roma, nei pressi dell’azienda Pontetorto, sarà realizzato un edificio industriale, che nelle indicazioni contenute nella variante, dovrà adottare soluzioni architettoniche e ambientali, che favoriscano un adeguato inserimento nel contesto ambientale, in particolare per il lato che costeggerà via Selvavecchia.