“TI VOLIO TANTO BENE… DISLESSIA”, LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO AL CENTRO GIOVANI

Montemurlo – Appuntamento venerdì 27 ottobre alle ore 21 sarà presente l’autrice. La serata è promossa in collaborazione con l’Aid. Associazione italiana dislessia

Anche quest’anno la biblioteca comunale “Bartolomeo Della Fonte” è tra i protagonisti di “Un autunno da sfogliare”, il cartellone di eventi promossi dal sistema bibliotecario pratese. Il tema per la campagna di promozione delle biblioteche di questa nuova edizione e quello dell accessibilità alla cultura in una duplice ottica: da un lato la riaffermazione della cultura come diritto universale, dall’altro la rimozione di tutti gli ostacoli che possono impedire l’accesso alle opportunità di crescita culturale. Montemurlo, forte di un’esperienza pluriennale su questi temi, si inserisce nel cartellone proponendo per venerdì 27 ottobre alle ore 21 al Centro Giovani (piazza Don Milani, 3) la presentazione del libro “Ti volio tanto bene…Dislessia!” (Ed. Loescher). Parteciperanno alla serata l’autrice Loredana Frescura e l’associazione AID – associazione italiana dislessia Prato. L’incontro si rivolge in generale agli adulti e ai genitori e vuole dar loro un’opportunità per approfondire e capire meglio i disturbi dell’apprendimento e le strategie più opportune da mettere in atto, a scuola e nella vita, per affrontarli in maniera vincente. Ai bambini, invece, sarà dedicato, a partire da novembre” il ciclo d’incontri “Qualcosa in meno e qualcosa in più”, a cura di cura di Eugenia La Vita. Tre storie per riflettere sulla disabilità, tramite storie e bellissime illustrazioni, per conoscere nuovi amici e capire che ogni persona è speciale e diversa dalle altre.

«Siamo felici della scelta della Regione Toscana, che quest’anno ha voluto dare alla rassegna il tema dell’accessibilità – sottolinea l’assessore alla cultura, Giuseppe Forastiero – La biblioteca oramai da tempo, è luogo d’incontro e di confronto su questi temi. Non è un caso che quest’estate il parco di Villa Giamari abbia ospitato “Giardino in blu”, attraverso il quale i ragazzi autistici dell’associazione Orizzonte autismo hanno potuto sperimentare spazi di autonomia e socializzazione. Parlare di dislessia è importante per fare corretta informazione su questo tema e aiutare le famiglie e i bambini a superare le difficoltà».

Il libro “Ti volio bene… dislessia” racconta di Maria Vittoria, detta Marvi, una ragazzina che, forse, perché dislessica, guarda e vive la vita di ogni giorno cercando di diventare consapevole di ciò che fa, di ciò che vorrebbe fare e di ciò che è. E si innamora. Michele è il principe azzurro. Anzi il principe quasi azzurro, perché per diventare di un azzurro lucente, deve guadagnare molti punti. Marvi detesta i cellulari e anche un po’ i computer, perché prevedono la scrittura veloce e lei non è così brava. Per molto tempo si è sentita confusa e impaurita, soprattutto dalla lettura, fino a quando, con l’aiuto di Gustavo, è riuscita a dare un nome al suo disagio: dislessia.
Michele gioca a calcio e nei sogni più arditi immagina di far innamorare Clotilde. Magari di segnare un goal per lei; finché si accorge di Maria Vittoria e del suo mondo e decide di volerlo conoscere. Sarà Michele il principe azzurro di Marvi? Riuscirà a guadagnare 900 punti?«Scrivere di Marvi, per me, è stato un tuffo in acque che, anche se poco calme, erano conosciute. Ho avuto esperienza di dislessia e ne ho ancora,
perché insegno da trent’anni e ho potuto informarmi e formarmi in proposito.- spiega l’autrice del libro Loredana Frescura
Ho avuto la fortuna di conoscere “ Ada” ( la chiamerò cosi’ ) un’alunna fantastica. Un’alunna dislessica, piena di allegria e di buon senso.
Marvi e’ nata da lei
».
La dislessia è riconosciuta da una legge del 2010, la stessa indica strumenti compensativi e dispensativi che possono rendere meno difficile la vita da studenti; gli insegnanti sono tutti formati in merito e le famiglie possono essere supportate da associazioni come l’Aid, che ha patrocinato il libro di Loredana Frescura.
«Quindi per favore facciamo vivere ai bambini la loro infanzia in tutta la sua bellezza e molteplicità e ricordiamo che Einstein non imparo’ mai le tabelline!», conclude la Frescura.